Nessuna novità di rilevo per un nuovo accordo sui distacchi e permessi sindacali da distribuire nei quattro nuovi comparti del pubblico impiego. La bozza dell'Aran per il contratto quadro per il triennio 2016-2018, presentata oggi ai sindacati propone una mera riscrittura degli attuali contratti collezionati in una sorta di testo unico ed è relativa alla disciplina normativa della materia. In questo testo sono pertanto definiti tutti gli istituti: dal diritto di assemblea, ai permessi e distacchi sindacali retribuiti, al diritto alla bacheca, ecc., ma non contiene ancora i numeri, ovvero le tabelle che indicano quanti distacchi e quanti permessi saranno assegnati alle varie sigle.
In realtà le bozze presentate dall'Aran sono tre ma gli altri due testi si limitano a disciplinare la distribuzione dei distacchi e dei permessi alle OO SS rappresentative nel triennio 2016-2018, rispettivamente in relazione ai Comparti (personale non dirigente) e alle Aree (personale dirigente).
Alcuni sindacati, dal canto loro, hanno chiesto di introdurre nel contratto nuove flessibilità nell’utilizzo dei permessi e dei distacchi, ma nessuna delle idee proposte è ancora recepita nelle bozze in questione e la discussione su questo fondamentale aspetto è stata aggiornata a una successiva riunione che si potrebbe tenere la prossima settimana.
Alcune delle richieste dei sindacati sono relative alla possibilità di utilizzare i permessi in modo più libero rispetto a quanto accade ora: una delle proposte, ad esempio, è quella di poter recuperare i permessi eventualmente non utilizzati nel corso dell’anno solare, potendo "traslarli" all’anno successivo. In questo modo i sindacati eviterebbero di perdere ore di permesso non utilizzate avendo la facoltà di accantonarle e utilizzarle successivamente.
Resta confermata la possibilità di cumulare i permessi in distacchi, ovvero di poter sommare più permessi su un unico sindacalista in modo da consentirgli assenze prolungate dal lavoro.