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Conti pubblici, Italia a Ue: "Lotta all'evasione e tagli alla spesa"

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01 febbraio 2017 | 21.16
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Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha trasmesso alla Commissione europea il 'Rapporto sui fattori rilevanti' che influenzano la dinamica del debito pubblico italiano, alla luce dei quali "i risultati raggiunti possono essere considerati più che soddisfacenti".

In merito al presunto scarto tra il saldo di bilancio previsto per il 2017 dal governo e il margine ritenuto necessario dalla Commissione onde ridurre progressivamente il debito pubblico, con la lettera di accompagnamento al Rapporto il ministro indica le iniziative di politica economica capaci di colmare questa eventuale differenza.

Nell’ambito del lavoro di definizione della politica economica di medio periodo, e quindi in vista del Def, il governo prenderà tra l'altro "provvedimenti di contrasto all’evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa, anche grazie alla nuova modalità di costruzione del bilancio dello Stato entrata in vigore con la riforma completata nel 2016".

Nella lettera inviata alla Commissione Ue, Padoan scrive poi che "il pil dell'Italia nel 2016 probabilmente sarà superiore allo 0,8% stimato dal governo" e che "il governo intende continuare sulla strada di un consolidamento" dei conti pubblici e "delle riforme strutturali. Un ritmo di aggiustamento eccessivamente accelerato colpirebbe l'economia in un momento di accresciuta incertezza politica ed economica a livello globale".

"Lo sforzo di aggiustamento - spiega - includerà misure come l'imposizione indiretta, le accise e ulteriori miglioramenti delle politiche adottate recentemente, con risultati soddisfacenti, per il recupero dell'imponibile". Padoan sottolinea che il governo "sta pianificando di adottare le misure necessarie come parte di una strategia più complessiva che sarà dettagliata nel prossimo Documento di economia e Finanza".

L'ammontare complessivo degli sforzi strutturali per andare avanti verso l'obiettivo di medio termine, evidenzia Padoan, sarà costituito per circa un quarto dai tagli alla spesa e per il resto da aumenti di entrate.

Le misure sul fronte della spesa, rileva ancora, "seguono i significativi progressi nel controllo della spesa negli ultimi anni e saranno ulteriormente inseriti in una più completa strategia di spending review nella prossima sessione di bilancio, grazie alla riforma del bilancio recentemente approvata".

Il ministro afferma inoltre che "allo stato attuale non si può stimare con esattezza l'impatto dei recenti terremoti sulle finanze pubbliche ma sarà molto probabilmente molto superiore a 1 miliardo di euro già nel 2017" e "per mobilitare queste risorse sarà creato un fondo apposito".

"Abbiamo ricevuto la lettera dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, insieme al Rapporto sui fattori rilevanti che influenzano le dinamiche del debito in Italia - afferma una portavoce della Commissione Europea - Ora valuteremo i contenuti di entrambi i documenti".

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