Sms, addio. All'inizio dell'anno sono scesi a 17,8 miliardi: cannibalizzati da nuove applicazioni di comunicazione, in particolare Whatsapp, si sono ridotti del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 e di oltre il 75% rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012 (72,2 miliardi). E' quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni 2016 pubblicati dall'Agcom.
Gli accessi complessivi alla rete fissa a banda larga superano le 15,4 milioni di unità, con una crescita di 630mila unità su base annua, mentre le linee Nga (Next Generation Access) sono oltre due milioni (+720 mila dall’inizio dell’anno) soprattutto grazie alla crescita di Telecom e Vodafone. Le linee broadband di velocità superiore ai 10 Mbit (quasi 7,5 milioni di unità) sono il 48,5% del totale, di cui il 12,8% è rappresentato da linee oltre i 30 Mbit. La quota di Telecom Italia è pari al 46%, con una flessione dell’1% su base annua rallentata però dal buon andamento degli accessi in fibra. In rialzo Vodafone (+0,5%) e di alcuni operatori Fixed Wireless Access con una crescita complessiva dello 0,7%.
Le linee mobili hanno registrato complessivamente su base annua un leggero aumento (+410mila linee), dovuto quasi esclusivamente ai MVNO (Mobile Virtual Network Operator). Le sim tradizionali (voce + dati) si sono ridotte di 2,2 mln di unità, mentre sono cresciute le sim “M2M” (+2,6 milioni): negli ultimi cinque anni il volume complessivo delle sim Machine to Machine è più che raddoppiato, passando da circa 4,9 milioni a 11,4 milioni di unità. Per quanto riguarda il traffico dati, il numero di sim con accesso ad internet è cresciuto del 9,7%, superando le 53 mln di unità. Telecom Italia si conferma leader di mercato con una quota del 30,3%, seguita da Vodafone (29,2%) e Wind (22,4%).