Con l'approvazione definitiva della manovra 2017, il ddl Bilancio composto da 19 articoli, 335 interventi e 638 commi - suddivisi in 14 capitoli - termina il suo percorso parlamentare nella data record del 7 dicembre.
Tra le novità contenute nella legge di Bilancio ci sono quelle legate al cumulo dei contributi introdotto dalla legge 228/2012. "Rispetto alla norma originaria - si legge sul 'Sole 24 Ore' - il cumulo rappresenta una nuova soluzione di consolidamento di anzianità contributive frammentate non solo presso le diverse gestioni Inps (ex Inpdap, ex Ipost, gestione separata) ma anche presso le forme pensionistiche obbligatorie dei lavoratori autonomi".
In cosa consiste il risultato del cumulo? I richiedenti possono ottenere "un trattamento pensionistico unitario comprensivo della contribuzione accantonata nelle diverse gestioni o fondi, che parteciperanno pro quota alla definizione della pensione".
Rispetto alla versione precedente, si legge, è "definitivamente archiviato il requisito che ne aveva fortemente limitato l'utilizzabilità: il cumulo in base alla legge 228/2012 era infatti attivabile solo per conseguire la pensione di vecchiaia, inabilità o per i superstiti, a patto che il richiedente non avesse perfezionato 20 anni di contribuzione presso una delle gestioni pensionistiche da cumulare (contribuzione Inps e forme sostitutive/esclusive)".
Ora, invece, "sarà possibile accedere sempre in modo gratuito anche alla pensione anticipata, utilizzando allo stesso modo eventuali contributi accantonati presso le Casse dei liberi professionisti iscritti agli Albi".
Viene dunque allargata l'area di azione del cumulo - accesso a pensione di vecchiaia, anticipata, inabilità e superstiti, secondo i requisiti previsti dalla legge 214/2011 - anche se sembra che "l'opzione di cumulo non sarà accessibile per raggiungere i requisiti agevolati per i lavoratori precoci (41 anni di contributi) o per gli addetti a lavori usuranti (quota 97,6) introdotti dalla stessa legge di Bilancio", si legge sempre sul 'Sole 24 Ore'.
Infine, conclude il quotidiano economico, "la norma chiarisce che per i dipendenti pubblici che ricorreranno al cumulo l'erogazione del Tfs (trattamento di fine servizio, ndr) decorrerà dal raggiungimento dell'età richiesta per accedere alla pensione di vecchiaia".