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La Abarth 500 Pied de Poule acquisita da fondo investimenti

Francesco Fico, ad della branch svizzera di Jalopy e Lapo Elkann
Francesco Fico, ad della branch svizzera di Jalopy e Lapo Elkann
07 novembre 2016 | 17.22
LETTURA: 5 minuti

La Abarth 500 Pied de Poule di Lapo Elkann diventa a pieno titolo un oggetto di investimento. E' stata acquisita per 37.700 euro da un veicolo di investimento svizzero lanciato dal fondo Jalopy ltd. e oggi è avvenuta la consegna nella sede di Garage Italia Customs, il gioiello di Lapo Elkann dedicato alla customizzazione del motion. "Oggi l'auto alle aste è esattamente allo stesso livello dell'arte. E' diventata un oggetto da investimento: puoi comperare un'auto a un certo prezzo e due anni dopo vale il doppio, se hai visione e comperi il prodotto giusto. E' un investimento intelligente e non solo un acquisto egocentrico" spiega Lapo all'Adnkronos.

Ora, "altri oggetti ho 'in parcheggio da me', come la 500 Blue Gradient, la Maserati Ghibli Gessata, la Ferrari California Jeans, il mio Baglietto, tutto quello che ho è in vendita" spiega Elkann, chiarendo di desiderare che "finiscano in mano a persone che abbiano un senso della bellezza, attenzione al dettaglio e un certo livello di passione".

"Io sono un individuo un po' particolare - confessa - non sono attaccato a nessuno degli oggetti che ho e non sono fautore del materialismo, perché mi incanto e disincanto alla velocità della luce. Dunque non mi innamoro degli oggetti che ho e non finisco per fidanzarmi con loro. Fortunatamente non mi fidanzo né nella vita - scherza - né con gli oggetti. Tutti quelli che ho creato nell'ultimo periodo sono in vendita. Perché la mia testa guarda sempre avanti e vuole innovare in tutto quello che sviluppa. Non voglio avere il fiato sul collo, ma voglio sempre avere una qualche larghezza di anticipo sui miei concorrenti".

Intanto Garage Italia Customs si prepara a presentare entro la prima metà dell'anno la nuova sede di piazzale Accursio, a Milano, concluso il progetto di restauro e riqualificazione dell'ex stazione di servizio Agip. "Sarà il nostro gioiello, il nostro emblema, legato alla personalizzazione a 360 gradi di moto, barche e aerei oltre a un servizio di food e beverage, insieme al mio partner Carlo Cracco. Ci sarà anche un negozio di oggetti unici e particolari del nostro mondo Garage Italia Customs".

"Ho preso un rischio come imprenditore ed è stato quello di partire dall'Italia il cui mercato è una briciola rispetto a quello che potrebbe essere quello americano o asiatico. Da un punto di vista economico l'investimetno è stato importante a partire dall'immobile che era un faro, un simbolo che aveva voluto Enrico Mattei negli anni 50. Il mio obiettivo è portare il 'rinascimento', che significa energia e vitalità all'interno del mondo del motion. Mi sono permesso di rubare il concetto del mio trisnonno 'Fiat cielo terra e mare': io lo riprendo con 'Garage Italia Customs cielo terra e mare'.

"La mia prerogativa - spiega Lapo Elkann - è implementare al meglio e rendere la struttura di Milano un luogo dei sogni e dei desideri. Non abbiamo ancora aperto Garage Italia Customs e già abbiamo collezionisti americani di Ferrari, Lamborghini e altre vetture che già vogliono venire a visitarci; il ristorante non è ancora aperto e già ci sono persone che chiamano per prenotare. C'è tanta attenzione e tanto fervore attorno a questo progetto". Insomma le "aspettative sono molto alte. Questo è un motivo di grande orgoglio per me e la mia squadra di lavoro, ma anche motivo di pressione per lavorare al meglio, costruire al meglio ed esportare al meglio questo progetto".

A Garage Italia Customs "ci sono persone interessate sia in Asia, sia negli Stati Uniti, sia in Medio Oriente che vorrebbero aprire. Di offerte ne ho avute più di una. Di gente che è venuta e ha fatto assegni in bianco ce ne sono state tante. Ma le cose vanno fatte bene e mi rendo conto che per fare franchising o per internazionalizzare bisogna dare tempo al tempo e fare le cose bene e con i partner giusti". "Quando vendi unicità e qualità - conclude - le due prerogative più importanti sono preservare e incrementare questa unicità e qualità e per questo ci vuole tempo".

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