Sei miliardi di euro. A tanto ammontano le risorse che nel 2017 spenderanno le pubbliche amministrazioni centrali e locali per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici. E' questa la stima del ministero dell'Economia riferita da un portavoce del dicastero.
Nel dettaglio, per far fronte alle esigenze poste dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire da agosto, il governo ha stanziato con tre successive delibere del Consiglio dei ministri 130 milioni di euro (50 mln il 25 agosto, 40 mln il 27 ottobre, 40 mln il 31 ottobre); nel decreto per la ricostruzione (dl 189 del 17.10.2016) sono stati inoltre stanziati 266 mln per il 2016 e ulteriori 200 per il 2017.
Nel ddl di Bilancio 2017 il governo ha poi stanziato 600 milioni per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 sotto forma di contributi e credito di imposta (art. 51).
Inoltre nel ddl Bilancio il governo ha stanziato ingenti risorse aggiuntive per investimenti in opere pubbliche (art. 21) e liberato spazi di bilancio per comuni e regioni (art. 65) allo scopo di favorire spese stimabili in circa 600 milioni nell'anno 2017, che contribuiranno al piano di messa in sicurezza e prevenzione, sul quale insistono per lo stesso periodo anche circa 2 miliardi sotto forma di incentivi fiscali per le opere di ristrutturazione da parte dei privati e 800 milioni già stanziati per opere pubbliche contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole.
Infine, nel conto della pubblica amministrazione per il 2017, ricorda il portavoce del Mef, già compaiono spese pubbliche per la ricostruzione e la messa in sicurezza stanziate a seguito di precedenti eventi sismici e si può quindi stimare che nel 2017 le pubbliche amministrazioni centrali e locali spenderanno per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici circa 6 miliardi di euro.