Boom dei voucher, il lavoro è sempre più 'accessorio'. Nel corso del 2015 ne sono stati venduti 115,1 milioni di importo nominale pari a 10 euro, con un incremento del 66% rispetto al 2014, a conferma di una diffusione sempre crescente del lavoro accessorio, anche grazie alle numerose modalità di distribuzione dei voucher (attualmente la modalità prevalente è attraverso il circuito dei tabaccai). A comunicarlo è l'Inps con l'aggiornamento 2015 dell’Osservatorio statistico sul Lavoro accessorio, retribuito con i buoni lavoro (voucher) ricordando che, da agosto 2008, mese di inizio della vendita dei voucher in occasione della sperimentazione per le vendemmie al 31 dicembre 2015, risultano complessivamente venduti 277,2 milioni di voucher di importo nominale pari a 10 euro.
Il numero di lavoratori interessati nell’anno 2015 è stato pari a 1.380.030 unità (+36% rispetto al 2014), e ogni lavoratore ha riscosso in media 64 voucher. Il ricorso ai voucher è concentrato nel Nord del paese: il Nord-est, con 104,3 milioni di voucher venduti, incide per il 37,6%, mentre il Nord-ovest, con 81 milioni di voucher venduti, incide per il 29,2%.
La Regione nella quale si è avuto il maggior ricorso ai buoni lavoro è la Lombardia, con 47,5 milioni di voucher; seguono il Veneto, con 38,4 milioni, e l’Emilia-Romagna, con 34,2 milioni.