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Boom del turismo invernale, 5 milioni di sciatori e giro d'affari balza dell'11,6%

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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12 marzo 2016 | 11.05
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Cresce il turismo invernale. Le settimane bianche ed i week end sulla neve degli italiani hanno fatto registrare nel trimestre invernale da gennaio a marzo un incremento di quasi il 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente sono stati quasi 5 milioni gli sciatori ed una stima di giro d’affari complessivo del turismo bianco che dovrebbe chiudere attorno ai 6,6 miliardi di Euro per un incremento dell’11,6%.

Il giro d’affari delle settimane bianche nel trimestre invernale sarà di 3,31 miliardi di Euro (rispetto ai 2,76 miliardi di Euro del 2015) per un incremento del 19,6%. Il giro d’affari generato dai week end sulla neve sarà di quasi 3,4 miliardi di Euro (rispetto ai 3,2 miliardi di Euro del 2015) per un incremento del 5,1%. Il giro d’affari complessivo del turismo bianco nel 2016, considerando tutte le voci di spesa, sarà pari a 6,64 miliardi di Euro (rispetto ai 5,95 miliardi di Euro del 2015) per un incremento dell’11,6%. A delineare il quadro è la Federalberghi.

Questo quadro "dimostra come il sistema turistico montano del Bel Paese disponga ormai di una tale organizzazione ed impiantistica capace di ovviare anche a stagioni, come questa del 2016, caratterizzata da un innevamento naturale altalenante" commenta Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati relativi all’indagine consuntivo-previsionale delle settimane bianche e week end sulla neve effettuata dall’Istituto Acs Marketing Solutions dal 22 al 26 febbraio intervistando con il sistema Cati un campione di 3.500 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni.

Le Regioni più gettonate, rileva l'indagine contuntivo-previsionale della Federalberghi, saranno il Trentino-Alto Adige che resta la regione leader con il 25% della domanda (rispetto al 24% del 2015), seguito dal Piemonte con il 12,6% (11,5% del 2015), dalla Valle d’Aosta con l’11,9 (7,6% del 2015), dalla Lombardia con il 7,2% (6,4% del 2015), dalla Toscana con il 7,1% (3,2% nel 2015), dal Friuli Venezia Giulia con il 6,4% (5,1% nel 2015), dal Lazio con il 5% (come nel 2015), dal Veneto con il 4,5% (5,1% nel 2015) e dall’Emilia Romagna col 4,2% (3,2% nel 2015). Infine il 95% è rimasto in Italia (rispetto all’86% del 2015) mentre il 5% (rispetto al 14% del 2015) è andato o andrà all’estero.

Saranno 4,72 milioni gli italiani tra maggiorenni e minorenni (rispetto ai 4,14 milioni del 2015) che si saranno potuti permettere una settimana bianca per un incremento del 14%. Relativamente alla struttura prescelta il 33,8% dei rispondenti afferma di aver optato per un soggiorno in albergo (rispetto al 35,1% del 2015), seguono, nella graduatoria, la casa di parenti o amici (23,8% rispetto al 21% del 2015), la casa di proprietà (11,3% rispetto all’11,5% del 2015), l’appartamento in affitto (10,2% rispetto all’8,9% del 2015), i rifugi alpini (9,9% rispetto all’8,9% del 2015) ed il residence (3,4% rispetto al 6,3% del 2015).

In lieve crescita la spesa media pro-capite ottenuta considerando tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti): 701 Euro, rispetto ai 668 Euro registrati nel 2015 per un incremento del 4,9%. Alla base di questo successo ci sono "organizzazione ed impiantistica -prosegue Bocca- fatta di centri benessere allestiti ormai in quasi tutte le strutture alberghiere, di tradizioni enogastronomiche tra le più ricche e variegate al mondo e di impianti di risalita e di innevamento artificiale capaci di assecondare le esigenze e le peculiarità di qualsiasi turista italiano o straniero".

"Il tutto accompagnato -osserva ancora Bernabò Bocca- da un’attentissima politica dei prezzi degli albergatori italiani che da soli hanno attuato iniziative promozionali ed offerte in grado, alla luce dei risultati, di invertire la tendenza generalizzata dettata da una crisi economica ancora di là dall’essere superata".

"Sono stati i week end sulla neve i veri protagonisti di questa lunga stagione sciistica, -evidenzia il Presidente degli albergatori italiani- che hanno registrato complessivamente quasi 5 milioni di sciatori (ai quali vanno aggiunti altri 900 mila appassionati che hanno effettuato anche la settimana bianca) tra maggiorenni e minorenni, seguiti dagli oltre 4,7 milioni di sciatori che hanno optato per una tradizionale settimana bianca". "Del pari -conclude Bocca- soddisfa il giro d’affari complessivo del turismo bianco che dovrebbe chiudere attorno ai 6,6 miliardi di Euro per un incremento dell’11,6%".

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