Investimenti per oltre 600 milioni di dollari in Italia nell'arco di un quinquennio. E' questa la prospettiva dell’intesa siglata domenica a Firenze (denominata "Progetto Galileo") da Ge Oil & Gas alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, del presidente e ad di General Electric, Jeff Immelt, del presidente e ad di Ge Italia, Sandro De Poli, del presidente e ad di Ge Oil & Gas, Lorenzo Simonelli, e del presidente di Nuovo Pignone, Massimo Messeri.
Grazie agli investimenti previsti nell'intesa, firmata nella sede della presidenza della Regione, che saranno destinati alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione tecnologica in Italia, Ge Oil & Gas consolida la propria presenza nel Paese e rafforza la collaborazione con il tessuto accademico, industriale ed economico delle Regioni in cui opera. In particolare la Toscana, dove si trova la sede più importante della divisione Ge Oil & Gas-Nuovo Pignone, presente anche in Lombardia, Calabria e Puglia.
"Ge opera in Italia da circa 100 anni e la tappa di oggi conferma il nostro forte impegno ad investire e far crescere il nostro business in questo Paese", ha affermato Jeff Immelt, presidente e ceo di General Electric. "L'intesa è la riprova delle elevate competenze della forza lavoro locale e rafforza ancora di più la ricerca e lo sviluppo in Italia di tecnologie innovative nel settore oil & gas destinate a tutto il mondo".
Già nelle scorse settimane, Avio Aero, business di Ge Aviation, aveva siglato un protocollo d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, che prospetta 200 milioni di euro di investimenti nell’arco di quattro anni nelle regioni Piemonte, Campania e Puglia, dove Avio Aero ha i principali insediamenti produttivi e impiega circa 4.000 persone.
L’investimento annunciato, pari a 600 milioni di dollari, vedrà Ge Oil & Gas impegnata nei prossimi cinque anni nella realizzazione in Toscana di un centro di eccellenza globale nel settore dell’oil & gas, che impegnerà 500 figure altamente qualificate, sia Ge che appartenenti al mondo accademico, della ricerca e delle pmi.
L'obiettivo è non solo aumentare del 50% gli attuali volumi produttivi in Italia e incrementare il fatturato di 1,7 miliardi di dollari in 5 anni, ma anche, con il sostegno del Governo e di Regione Toscana, formare una nuova generazione di ingegneri specializzati nella progettazione di tecnologie d’avanguardia e nell’industrializzazione territoriale. Il tutto con benefici concreti in termini di innovazione e produttività sia per il mondo della ricerca, che per le realtà imprenditoriali locali.
Il programma, chiamato Progetto Galileo, prevede lo sviluppo di turbomacchine (turbine a gas e compressori centrifughi) con una potenza compresa dai 5 ai 65 mw e di tecnologie innovative di digitalizzazione per l’intero ciclo di vita dei prodotti, per ottimizzarne le prestazioni e la vita operativa.
Grazie al “Ge Store”, la creazione di sinergie tra i vari business di General Electric, Ge Oil & Gas potrà avvalersi inoltre dell’uso di materiali di derivazione aeronautica per permettere lo studio di macchine sempre più leggere e di dimensioni ridotte per l’industria del petrolio e del gas.
Gli investimenti saranno supportati dall’adozione di nuove tecnologie digitali per la velocizzazione dei processi e il miglioramento delle prestazioni, in linea con la trasformazione Digital Industrial intrapresa da GE a livello globale e in pieno accordo con l’impegno promosso dal Governo italiano per favorire la trasformazione digitale del nostro Paese.