Quarant'anni a mettere da parte monetine da un penny. Piccole e scure, apparentemente inutili come sono quelle da 1 centesimo di euro, hanno fruttato una somma bella consistente a Ortha Anders, un pensionato della Louisiana (Usa): 5136,14 dollari, l'equivalente di 4669 euro.
Il 27 ottobre Anders ha depositato il suo mezzo milione di monetine, raccolte in 15 bottiglioni da 20 litri, alla banca locale. Pesavano circa una tonnellata e mezzo. Non avrebbe voluto depositarle, ma aveva bisogno dei soldi per alcune spese mediche e la sua assicurazione non copriva le monete. Un accumulo provvidenziale andato avanti dagli anni '70 che ora gli è tornato molto utile; ma quello che lo spingeva a mettere da parte i penny era un istinto morale: "Ogni volta che vedevo un penny mi ricordavo di essere grato", ha raccontato l'uomo, "se ero a casa da amici e vedevo un penny per terra lo raccoglievo". Il ritmo in questi anni è stato di circa 25 monetine al giorno.
Il problema dei penny, composti da zinco e una piccola percentuale di rame, è che le spese di produzione superano il loro valore reale. Obama ha preso in considerazione opzioni alternative, dato che per coniare le monete nel 2013 il governo Usa ha perso 105 milioni di dollari. In Canada, di penny, non se ne coniano più già da anni.