Premiati al Quirinale i vincitori di 'Eni Award 2015', il premio istituito nel 2007 e diventato nel corso degli anni un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente. Alla cerimonia di conferimento che si è svolta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno partecipato il presidente di Eni Emma Marcegaglia e l'ad, Claudio Descalzi.
L'Eni Award, sottolinea Marcegaglia, "è cresciuto in partecipazione e rilevanza nel corso degli anni fino a diventare un punto di riferimento riconosciuto a livello internazionale dello stato dell'arte nella ricerca energetica e ambientale. La partecipazione coinvolge atenei, laboratori e industrie di tutto il mondo e se guardiamo alle 658 candidature ricevute nelle 4 sezioni principali per l'edizione 2015, possiamo constatare che più del 60% provengono da fuori Europa e anche la quota di proposte in arrivo da paesi emergenti è in costante crescita anno dopo anno".
La ricerca, rileva Descalzi, "è un pilastro fondamentale della nostra strategia come lo dimostrano anche i successi recenti. Ogni anno Eni investe circa 200 milioni di euro in ricerca e sviluppo, abbiamo circa 500 persone dedicate presso i nostri Centri di Ricerca che ci hanno consentito di registrare più di 8 mila tra brevetti e domande di brevetti, a protezione di circa 1.000 invenzioni". Attualmente, aggiunge, "l'attività R&D si concentra su oltre 150 progetti che vedono il coinvolgimento di circa 1.400 risorse in azienda".
L'innovazione, sottolinea ancora Descalzi, "è un elemento chiave per rendere possibile l'accesso a nuove risorse energetiche, migliorarne il recupero e l'efficienza di utilizzo, riducendo allo stesso tempo l'impatto sull'ambiente. E la leva tecnologica sarà essenziale per accompagnare la società in un processo di trasformazione energetica che porterà il mondo al sempre maggior utilizzo del gas naturale e, nel lungo termine, delle fonti energetiche rinnovabili".
Eni Award ha lo scopo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche e di stimolare le nuove generazioni di ricercatori, a testimonianza dell'importanza assegnata da Eni alla ricerca scientifica e ai temi della sostenibilità.
La Commissione Scientifica di Eni Award è presieduta dall’accademico francese Gérard Férey ed è composta da 27 membri tra cui il Premio Nobel Sir Harold Kroto, rettori di università, ricercatori e scienziati dei più importanti centri di studio e ricerca a livello mondiale. Gli Eni Award sono stati consegnati insieme ai Riconoscimenti all’Innovazione Eni conferiti a tre team di ricerca interni che si sono particolarmente distinti per il livello di innovazione e di rilevanza per i risultati ottenuti a favore del business. Le ricerche sono state scelte da una commissione esterna composta da 4 membri della Commissione Scientifica.
Il Premio 'Nuove frontiere degli idrocarburi' è stato assegnato per la sezione Upstream a Johan Olof Anders Robertsson, dell’ETH di Zurigo per la recente ricerca, svolta insieme a Dirk-Jan van Manen, Ali Özbek, Massimillano Vassallo e Kemal Özdemir. Per la sezione Downstream il riconoscimento è stato attribuito a Helmut Schwarz della Technische Universität Berlin.
Il premio della sezione 'Energie rinnovabili' è stato assegnato a Mercouri Kanatzidis, della Northwestern University di Evanston (Illinois, Usa), uno dei leader internazionali della chimica allo stato solido. Menachem Elimelech professore della Yale University, si è aggiudicato il Premio 'Protezione dell’ambiente'. I due Premi 'Debutto nella ricerca', riservati a ricercatori under 30 che hanno conseguito il dottorato di ricerca in una università italiana, sono stati assegnati a Daniela Meroni e Margherita Maiuri
I bandi per la prossima edizione 2016 di Eni Award sono già stati pubblicati, e sono scaricabili dal sito dell'Eni. Il termine della presentazione delle candidature è fissato al 20 novembre 2015.