"C'e' tanta amarezza ma sono convinto che ci saranno benefici" dal probabile arrivo dei cinesi in Pirelli. E' in bianco e nero il giudizio di Cesare Romiti dinanzi alle iniziative di Chem-China. L'Italia "perde ancora un'altra azienda anche per una mancata politica di governo che deve puntare a mantenere nel nostro paese le aziende". Pirelli verso riassetto, Camfin: "Trattative con partner internazionale"
"C'e' tanta amarezza ma sono convinto che ci saranno benefici" dal probabile arrivo dei cinesi in Pirelli. E' in bianco e nero il giudizio di Cesare Romiti dinanzi alle manovre con cui a breve la conglomerata pubblica Chem-China dovrebbe diventare socio di maggioranza assoluta della storica azienda italiana. L'Italia "perde ancora un'altra azienda anche per una mancata politica di governo che deve puntare a mantenere nel nostro paese le aziende" come Pirelli.
"La Cina - ricorda - è il più grosso investitore alla Borsa di Milano, e questo va bene. Però portare via interi settori industriali è pericoloso per il nostro paese". "Capisco che gli azionisti fanno i loro interessi. Ma un conto - sottolinea - sono gli investimenti, un altro è perdere settori industriali".
Ma Romiti, profondo conoscitore di quel sistema, ci tiene anche a ricordare che "nelle aziende in cui sono entrati i proprietari cinesi si sono comportati bene, non c'è da lamentarsi". "Nel mondo di oggi c'e' da temere tutto ma nel caso specifico non credo ci sia da temere per l'occupazione", conclude.