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Camusso contro Squinzi: “Niente crescita se non si supera precariato”

La leader della Cgil: ‘’Il giudizio sul mercato del lavoro di Confindustria è molto distante dal determinare una stagione nuova’’, Bonanni: “Corruzione? 30mila stazioni appaltanti sono troppe”

Camusso contro Squinzi: “Niente crescita se non si supera precariato”
29 maggio 2014 | 12.59
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La relazione del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, all’assemblea annuale di Confindustria, in merito al mercato del lavoro non soddisfa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. ‘’Il giudizio sul mercato del lavoro è molto distante dal determinare una stagione nuova’’, ha detto a margine dell’assemblea.’’Siamo sicuramente disponibili però bisognerebbe che il presidente di Confindustria - ha continuato - si rendesse conto che ha descritto un mercato del lavoro da cui ha omesso tutto il riferimento alla precarietà e al suo superamento: non si può dire si investa sul lavoro e crescita, se non si supera la precarietà’’

Bonanni - intervenire’’In Italia ci sono 30mila stazioni appaltanti: è una vera e propria riffa. È un Bengodi per corrotti e corruttori’’. Ad affermarlo, a margine dell’assemblea di Confindustria, è il leader della Cisl Raffaele Bonanni commentando la relazione del leader degli industriali Giorgio Squinzi.Il governo, sottolinea ancora Bonanni, ‘’più che un Commissario deve riportare in ordine questa vicenda. Trentamila stazioni appaltanti non esistono in nessun posto al mondo. In Francia non si supera un centinaio. Abbiamo un commissario ma come può monitorarne così tante? E’ una riffa, una Babele’’.

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