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Domani test Medicina per 67 mila aspiranti. 'Piano B' per chi non passa

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03 settembre 2018 | 15.49
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Una città come Potenza o Trapani che si mette in moto per arrivare domani nelle sedi delle Facoltà di Medicina e Odontoiatria e partecipare ai test d'ingresso. Sono 67.005 i candidati che si contenderanno 9.779 posti. Giovani aspiranti dottori con il sogno di indossare il camice bianco ma con una montagna davanti: solo 1 posto per 6 candidati. La prova nazionale si svolgerà domani 4 settembre (Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria) e il 5 settembre (Veterinaria). Quest'anno i posti disponibili sono aumentati: 9.779 per Medicina, rispetto ai 9.100 dello scorso anno; 1.096 per Odontoiatria (erano 908 nel 2017), 759 per Veterinaria (erano 655).

Per chi non dovesse farcela ci sono delle alternative. Il 'piano B' è la possibilità, offerta dai regolamenti, di seguire due insegnamenti di altri corsi di studio "di pari livello e di medesimo ordinamento" (Biotecnologie, Farmacia, Scienze biologiche, Ctf e Scienze motorie) e quindi poter sostenere comunque due esami di Medicina pur iscritti ad una altra facoltà. Poi si può riprovare il prossimo anno il test e, in caso di passaggio, farsi riconoscere gli esami sostenuti. C'è poi chi opta per atenei stranieri, magari in vista di un successivo rientro in Italia.

Per chi domani non dovesse farcela a superare il test d'ingresso a Medicina, ma non vuole rinunciare al sogno del camice bianco, può fare la valigia e comprare un biglietto d'aereo. Infatti, ci si può iscrivere ad una facoltà all'estero. Spesso le prove d'ammissione sono meno severe e quanto alle mete ci sono più possibilità. Una è l'Università Nostra Signora del Buon Consiglio con sede a Tirana (Albania). Il progetto nasce dall'impegno di tre atenei italiani: Università di Roma Tor Vergata, Università di Bari e Università Statale di Milano.

I corsi nell’Università di Tirana sono interamente in italiano, così come i libri di testo, i professori e i programmi. In più dopo un anno è possibile proseguire gli studi a Tor Vergata. Chi sceglie di continuare di studiare a Tirana, una volta finito il percorso accademico potrà lavorare come medico in Italia, senza conversione dei titoli o senza dare esami aggiuntivi.

Ma non c'è solo l'Albania. Le mete più ambite per studiare Medicina all’estero sono nell’Europa dell’Est (Romania, Bulgaria e Slovacchia) e in Spagna. L'Università Europea di Madrid offre questa possibilità dopo una selezione per titoli (i voti degli ultimi 3 anni di scuola superiore e il voto dell'esame di maturità). Poi c'è il test di lingua spagnola da superare. Studiare Medicina all'estero ha però delle notevoli ripercussioni sul portafoglio della famiglia: spesso si può arrivare a spendere una cifra con molti zeri.

La prova per le professioni sanitarie si svolgerà invece il 12 settembre; per Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria in lingua inglese il 13 settembre. La prova di ammissione consiste nella soluzione di 60 quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato deve individuarne una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili, su argomenti che riguardano: la cultura generale e il ragionamento logico; la biologia; la chimica; la fisica e la matematica. I quiz sono così suddivisi: due di cultura generale; venti di ragionamento logico; diciotto di biologia; dodici di chimica; otto di fisica e matematica. La prova di ammissione ha inizio alle ore 11 e per lo svolgimento è assegnato un tempo di 100 minuti.

Durante il test è proibito l'uso di apparecchiature elettroniche (tra cui smartphone e smartwatch), manuali e di tutti gli altri strumenti che possono aiutare i candidati durante la prova. Le aspiranti matricole dovranno fare attenzione non solo ai documenti da portare e previsti dal bando Miur (documento d'identità, ricevuta d'iscrizione e di pagamento del bollettino) ma anche a tutte le restrittive regole del test di medicina. La penna sarà fornita direttamente dall'università ed è proibito introdurre di proprie all'interno della sede.

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