"Non esistono rischi aggiuntivi tali da controindicare la vaccinazione nei soggetti già immuni per malattia naturale o precedente vaccinazione per una o più malattie. L'utilizzo di vaccini combinati, perciò, non pone alcun problema di incremento della frequenza e della gravità di effetti collaterali rispetto a quelli monocomponenti". Lo affermano le società scientifiche e i sindacati che hanno firmato il calendario vaccinale, Siti, Sip, Fimmg e Fimp.
"Le vaccinazioni in formulazioni monocomponenti saranno utilizzate solo quando i servizi vaccinali saranno stati opportunamente dotati", spiega il board, che si è riunito oggi a Roma per fornire supporto scientifico e tecnico e chiarimenti procedurali sull'applicazione della legge sull'obbligo vaccinale. Gli esperti raccomandano "di evitare l'utilizzo dei test sierologici per verificare l'eventuale pregressa immunizzazione".
Per il board, "sono invece totalmente inutili e privi di qualsiasi valore predittivo i test che vengono proposti da alcuni per verificare la potenziale pericolosità dei vaccini per bambini con particolari profili genetici".
"Resta ferma la necessità che il medico certifichi, ove a lui note perché risultanti dalla storia clinica, condizioni di rarissime patologie (la cui lista è validata dall'Istituto superiore di sanità) che controindicano alcune vaccinazioni in modo permanente o temporaneo. Questi pazienti sono già noti e seguiti presso centri specialistici", proseguono Siti, Sip, Fimmg e Fimp.
Infine, "si segnala come la legge prevede quali condizioni esimenti dall'obbligo vaccinale in caso di pregressa immunizzazione da malattia naturale esclusivamente la notifica effettuata all'atto della diagnosi o in alternativa i referti di analisi sierologica. Nessun altro certificato o attestazione può considerarsi equipollente", conclude il board, che fornirà un documento tecnico pubblico con indicazioni operative.