Un commento che suona come una minaccia di morte a Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano, in risposta a un post sulla pagina Facebook "Vaccini Basta": "Ho un proiettile con il suo nome pronto in canna". A segnalarlo è il blogger David Puente, che ha pubblicato sui suoi profili social lo screenshot del commento poi cancellato.
Immediate le reazioni a sostegno di Burioni. "Quali iniziative si intendono prendere per tutelare l’incolumità del virologo Roberto Burioni?", chiede Federico Gelli, deputato del Partito democratico, che presenterà un’interrogazione parlamentare sul tema. "Il virologo - spiega - è da tempo oggetto di offese e minacce quotidiane da parte di utenti anti-vaccinisti. Il fenomeno, che ha fatto registrare un crescendo di intolleranza e violenza, è culminato oggi in una minaccia di morte".
"Vorremo sapere se il nome del profilo da cui proviene la minaccia - prosegue Gelli - corrisponde a quello reale dell’utente oppure se quest’ultimo si nasconda dietro un nickname. E anche se parole del genere vengano perseguite d’ufficio dalla Polizia Postale. Allo stesso tempo, si chiede che vengano adottate tutte le misure necessarie a tutelare l’incolumità di Roberto Burioni".
"Io sto con Burioni, sparate anche a me". E' la provocazione di Alberto Zangrillo, primario della Rianimazione cardio-toraco-vascolare dell'Irccs San Raffaele di Milano e medico di fiducia dell'ex premier Silvio Berlusconi, che con queste parole esprime solidarietà al virologo paladino dei vaccini sul web.
"Al mio caro amico e illustre collega, Roberto Burioni sta succedendo quello che avevo, purtroppo, ampiamente previsto: affermando la verità, supportata da solide e inconfutabili risultanze scientifiche, diventa il più facile dei bersagli per gli ottusi sostenitori delle pratiche terapeutiche alternative alla evidence based medicine. Io sto con Burioni, sparate anche a me", è il messaggio postato da Zangrillo sulla sua pagina Facebook.