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Vaccini, lettera critica da 150 medici italiani: esposto all'Ordine di Milano

(Foto Fotogramma)
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22 maggio 2017 | 17.03
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Non ha fatto in tempo a lasciarsi alle spalle l'ultimo atto del 'processo' a carico di Dario Miedico, camice bianco 'sotto accusa' per posizioni critiche verso le vaccinazioni, che già l'Ordine dei medici di Milano dovrà tornare a occuparsi di una questione altrettanto spinosa che rientra nello stesso filone. E questa volta i medici potenzialmente coinvolti sono molti di più, visto che al centro di diverse segnalazioni inviate di recente ai vertici dell'Ordine meneghino "c'è una lunghissima lettera indirizzata all'Istituto superiore di sanità da una quantità enorme di camici di tutta Italia". Fra i firmatari - oltre 150 in tutto - risultano 28 medici di diverse città della Lombardia (da Bergamo a Brescia, da Sondrio a Monza Brianza), di cui 17 di Milano. Il testo risale a circa un anno e mezzo fa, "ma è stato posto alla nostra attenzione solo in questo periodo", spiega all'AdnKronos Salute il presidente dell'Ordine Roberto Carlo Rossi.

"Abbiamo ricevuto più di un esposto al riguardo" e figurano "diversi iscritti al nostro Ordine, ma siamo cauti - precisa Rossi - La fase in cui ci troviamo è molto preliminare. Dovremo analizzare la questione, leggere, chiedere informazioni ai diretti interessati, chiarire e decidere insieme il da farsi". Se però l'Ordine decidesse di aprire un'istruttoria, all'orizzonte potrebbe anche profilarsi un 'maxi processo' collettivo. "Sia il testo posto alla nostra attenzione che il numero di colleghi iscritti all'Ordine milanese presenti fra i firmatari hanno una mole importante - prosegue il presidente Omceo - Nella lettera, che ha come destinatario il presidente dell'Iss Walter Ricciardi, è stata inserita una grande quantità di dati di carattere scientifico. Sono più di 10 pagine fitte di concetti complessi. E bisognerà entrare nel merito. Nelle segnalazioni ricevute si lamenta che all'interno del documento sono contenute affermazioni non rispondenti a verità scientifica".

Della lettera nel mirino si trova traccia anche sul web. E' un testo noto, come noto ormai a livello nazionale è il firmatario numero uno: Roberto Gava, il primo camice bianco in Italia ad essere stato radiato dall'Ordine di appartenenza (Treviso) per posizioni giudicate antivax. Nel documento vengono criticate le modalità con cui si somministrano oggi le vaccinazioni in età pediatrica - come "un trattamento di massa", si legge - e si allunga un'ombra sugli effetti avversi dei vaccini e sul sistema con cui avviene la loro segnalazione.

Gli autori si spingono a dichiarare che, "dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani", pur precisando che non si tratta di un dato ricavato da uno studio condotto secondo tutte le regole imposte dal metodo scientifico, ma di un "dato che nasce dall'esperienza clinica quotidiana". Sentito dall'AdnKronos Salute, Ricciardi conferma di aver ricevuto la lettera a suo tempo.

Ora l'Ordine milanese, chiamato in causa, si metterà in moto per valutare le posizioni dei suoi iscritti. Il tutto mentre cresce l'attesa per il verdetto della Commissione disciplinare su Miedico (fra i firmatari anche di questa lettera), sentito sabato scorso. Con tanto di sit-in organizzato in sua difesa. "Faremo quel che di solito si fa quando arriva un esposto - chiarisce Rossi - Se ne parla, si chiede conto in maniera informale ai colleghi coinvolti, poi si decide collegialmente se aprire un procedimento o meno. Non è detto che si vada avanti, molto spesso capita che il tutto si concluda alle prime battute. Non dico sia questo il caso. Le segnalazioni vanno valutate e noi le analizzeremo nel dettaglio".

Rossi ribadisce però la necessità di "cautela", precisando che "vanno prima approfondite le singole e reali posizioni dei colleghi firmatari. La lettera è molto complessa e le segnalazioni al riguardo saranno valutate come facciamo per tutte le altre". Di esposti ne arrivano tanti all'attenzione dell'Ordine meneghino, sugli argomenti più svariati. "Solo oggi ne ho ricevuti 5-6. In genere viaggiamo al ritmo di una ventina a settimana. Del resto, l'Ordine di Milano ha 27 mila iscritti. E le segnalazioni sul tema vaccini restano comunque una piccola percentuale anche se sono in aumento rispetto al passato visto che il tema è costantemente sotto i riflettori", conclude Rossi.

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