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Vaccini, via libera a decreto su obbligo a scuola

Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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19 maggio 2017 | 14.16
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Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge 'Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale', proposto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Le novità del decreto in 10 punti

"L'evasione dell'obbligo dei vaccini comporterà l'impossibilità di iscriversi al sistema 0-6 che precede la scuola dell'obbligo e per partecipare alla scuola dell'obbligo la mancanza di documentazione produrrà sanzioni che sono dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle esistenti", ha detto il premier Paolo Gentiloni sottolineando: "Non si tratta di emergenza ma di una preoccupazione alla quale intendiamo rispondere".

Vaccini, come funziona l'obbligo dopo i 6 anni

"Il primo obiettivo del decreto era superare le difformità a livello regionale e dare un'unica linea di indirizzo. Abbiamo allargato a 12 le vaccinazione obbligatorie per l'iscrizione a scuola" nella fascia da 0 a 6 anni, ha annunciato dal canto suo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

"Si era creata una differenza tra vaccini obbligatori e raccomandati, abbiamo sentito l'esigenza di rafforzare il numero di quelli che devono essere obbligatori", ha spiegato ancora Gentiloni aggiungendo che anche "morbillo e meningite diventeranno obbligatori".

Il premier ha spiegato ancora che "le sanzioni esistenti venivano scarsamente applicate o avevano uno scarsissimo potere di deterrenza". L'aumento delle sanzioni sarà "graduale, per questo diciamo da 10 a 30, perché il sistema sanzionatorio avrà tra gli obiettivi quello di informare, aggiornare e coinvolgere le famiglie e non solo di stabilire sanzioni".

Dopo aver ringraziato le ministre Lorenzin e Fedeli e la sottosegretaria Boschi "che hanno lavorato per la definizione di un decreto che penso sia una scelta importante che qualifica l'attività di governo nel campo della protezione della salute", il premier ha detto che "l'obiettivo è di evitare che le difficoltà si trasformino in vere emergenze sanitarie". "Ci troviamo di fronte alla constatazione del fatto che nel corso degli anni la mancanza di misure appropriate e il diffondersi anche di comportamenti e teorie antiscientifiche hanno provocato un abbassamento dei livelli di protezione dal punto di vista dei vaccini", ha spiegato Gentiloni illustrando le ragioni che hanno portato al decreto. "Inoltre negli ultimi mesi ci sono state diverse decisioni di alcune regioni, il governo sente l'esigenza e il dovere di dare un indirizzo e un orientamento generale", ha aggiunto.

in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

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