L'Escherichia coli è la specie di batterio più nota del genere Escherichia. Costituisce parte integrante della normale flora intestinale dell'uomo e di altri animali e, nonostante la maggior parte dei ceppi di Escherichia coli siano innocui, si legge sul sito dell'Humanitas, "ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana, causando disturbi di diversa gravità con crampi addominali, vomito e diarrea con sangue".
L'infezione da Escherichia coli, spiegano dall'ospedale dell'hinterland milanese, che "può provenire da acqua o cibo contaminati - soprattutto da alimenti come frutta e verdura, che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta - può risultare molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale pericolosa per la vita chiamata sindrome emolitico uremica". Fortunatamente, però, "l'Escherichia coli è sensibile al calore: la cottura dei cibi permette quindi di neutralizzarlo". Nessun farmaco, spiegano dall'Humanitas, è in grado di proteggere dall'infezione da Escherichia coli.
I principali sintomi dell'infezione:
- diarrea anche con sangue
- crampi addominali
- nausea
- vomito
L'ospedale Humanitas indica anche i comportamenti da adottare per non incorrere nell'infezione:
- evitare cibi 'a rischio' come carne non cotta a sufficienza e latte non pastorizzato
- lavare accuratamente gli alimenti crudi
- pulire gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo il contatto con prodotti e carne cruda
- utilizzare contenitori separati per ogni alimento
- lavarsi bene le mani prima di cucinare, dopo essere stati in bagno, dopo aver cambiato pannolini e dopo aver toccato animali