Italiani, ma soprattutto italiane, sempre più longevi. In 13 anni sono più che triplicati i centenari. Un vero e proprio boom che ha segnato l'inizio del nuovo millennio, con un trend in aumento di anno in anno: si è passati dalle 5.650 persone che avevano raggiunto o superato i 100 anni nel 2002, a oltre 19.000 nel 2015. E sono le donne a battere il record della longevità, visto che la componente femminile è più numerosa: nel 2015 le donne rappresentano l'83,8% del totale degli ultracentenari. E' il dato rilevato dal Rapporto Osservasalute 2015, presentato questa mattina all'università Cattolica di Roma.
La popolazione ultracentenaria, dunque, continua ad aumentare. In termini relativi, nel 2002 quasi uno ogni 10.000 residenti era ultracentenario, mentre nel 2015 oltre 3 ogni 10.000. Se si considera il solo contingente femminile, negli stessi anni si è passati da 1,6 a 5,1 ultracentenarie ogni 10.000 residenti. Gli ultracentenari uomini sono passati da 0,3 a 1,1 ogni 10.000 residenti. In particolare, nell'ultimo anno di calendario, considerando sia gli uomini sia le donne, si è registrato un incremento di ben 1.211 unità, per una crescita annua pari al 6,8%.
E aumentano, ovviamente, anche i grandi anziani (75-84 anni): sono oltre 4,7 milioni e rappresentano il 7,8% del totale della popolazione (nella scorsa edizione del Rapporto erano circa 4 milioni, il 7,6% del totale popolazione). Con qualche differenza geografica: in Liguria il 'contingente' rappresenta ben il 10,5% del totale, mentre in Campania il 6,1%. Se però si considera la popolazione dei residenti stranieri, le percentuali cambiano molto: gli anziani sono l'8,5% degli italiani, contro lo 0,7% dei residenti stranieri.
Ma è anche un altro dato a colpire. All'aumento dei centenari, infatti, non corrisponde l'aumento dell'aspettativa di vita media per gli italiani, che nel 2015 si attesta 80,1 anni per gli uomini e 84,7 per le donne (dati Istat più recenti). Nel 2014 però era più alta: 80,3 per gli uomini e 85 per le donne. Una diminuzione non rilevante, ma è la prima volta che in Italia si registra questa inversione di tendenza.
Con l'aumento del numero degli anziani, aumenta anche il numero dei decessi. Il 2015 è stato, in questo senso, l'anno nero per la mortalità in Italia, con un vero e proprio picco: sono stati 54.000 i decessi in più rispetto all'anno precedente. "Questo incremento - spiega infatti Alessandro Solipaca, segretario scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla Salute - è dovuto al costante aumento del numero delle persone molto anziane nel nostro Paese e all'andamento ciclico della mortalità osservabile nei dati in serie storica. Quindi tale incremento non deve destare particolare allarmismo, poiché è legato per lo più a fenomeni di natura demografica".