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Università: giovani medici in protesta al Miur, specializzazioni in 'stand-by'

Si attende la pubblicazione del bando 2015 e le decisioni relative alle immatricolazioni in sovrannumero di 300 ricorrenti. La protesta sui social con #14maggioalMiur, #ultimoroundalmiur, #miurnoncipiegheraimai e #specializzazionepertutti

Università: giovani medici in protesta al Miur, specializzazioni in 'stand-by'
14 maggio 2015 | 11.32
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Di nuovo in strada per protestare contro il concorso per l’accesso alle Scuole di specializzazione medica: i giovani 'camici bianchi' riuniti nel Coordinamento mondo medico sono scesi in piazza oggi, davanti al ministero dell'Istruzione, università e ricerca in viale Trastevere a Roma, manifestando per rivendicare il loro diritto alla formazione specialistica.

Si attende ancora infatti la pubblicazione del bando 2015 e le decisioni relative alle immatricolazioni in sovrannumero di 300 ricorrenti. I giovani medici lamentano di trovarsi da troppi mesi in 'stand-by'. Sui social network intanto sono stati lanciati gli hashtag #14maggioalMiur, #ultimoroundalmiur, #miurnoncipiegheraimai e #specializzazionepertutti per seguire e commentare la protesta.

Si manifesta per "richiedere il diritto, ma anche il dovere - evidenziano i camici bianchi - alla formazione e al lavoro dei medici laureati. Dopo una serie di interrogazioni e mozioni di sfiducia della politica, Coordinamento Mondo Medico dice in modo radicale: basta. Basta a un sistema formativo a imbuto che condanna di anno in anno, con concorsi mal strutturati e casuali, alla disoccupazione e al precariato, vanificando il percorso formativo sviluppatosi in tanti anni di studi, caratterizzato da alta obsolescenza".

"Dopo 6 anni di duro studio - evidenziano i giovani di Coordinamento Mondo Medico - scopriamo che uno su due rimarrà tagliato fuori dal mondo del lavoro e delle specializzazioni. Un laureato medico e abilitato non può essere scartato dopo sei anni da un test a crocette anche sbagliato, così come quello dell'ultimo anno. Queste progressive esclusioni di professionisti super formati, non ricollocabili in altri settori, stanno determinando un imbuto sociale che può esplodere da un momento all'altro e che la sanità non può permettersi".

L'associazione avanzerà la "richiesta di una sanatoria per tutti i ricorsi pendenti al Consiglio di Stato e al Tar, nonché l'assegnazione di borse di studio e il diritto a specializzarsi per tutti coloro che si presenteranno al prossimo concorso".

"Il ministro Giannini - fa notare all'Adnkronos Salute Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, in piazza per dare l'appoggio del sindacato - deve subito emanare il bando con almeno 8.000 borse che anche il ministero della Salute ha giudicato necessarie. In particolare il ministero ha detto che servono 794 anestesisti, 462 chirurghi, 456 radiologi, 421 pediatri, 414 medici interni, 387 cardiologi, 308 medici per emergenze e urgenze, 306 ortopedici, 296 ginecologi e 276 psichiatri. Il Miur deve inoltre garantire il diritto alla formazione - sottolinea - ai ricorrenti penalizzati dalle irregolarità del passato concorso che sono migliaia. Infine, la questione della trasposizione di trecento ricorsi dal consiglio di Stato al Tar è stato uno scippo politico inaccettabile".

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