Un tandem di donne al lavoro per creare un vaccino contro la sifilide, malattia che sembrava destinata a scomparire ma che invece sta riemergendo in Nord America, così come in Italia. La microbiologa Caroline Cameron dell'università di Victoria (Colombia britannica, Canada), e Sheila Lukehart dell'università di Washington (Usa), hanno ottenuto una borsa di 2,3 milioni di dollari dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) statunitense per i test preclinici necessari allo sviluppo del vaccino.
La scienziata canadese ha già realizzato un vaccino proteico che impedisce al batterio di entrare ne sistema circolatorio. Questo sarà combinato con altre proteine a cui ha lavorato la ricercatrice Usa, che sono in grado di prevenire le lesioni. "Noi speriamo - ha detto Caroline Cameron - che un vaccino, insieme a maggiori sforzi per la diagnosi precoce e a trattamenti efficaci, ci permettano di eradicare la sifilide. Si tratta di un patogeno incredibilmente invasivo. Uno dei rari agenti che riesce a passare dal sangue al cervello e dalla madre al feto".
Il numero dei casi di sifilide, infezione sessualmente trasmessa, oggi è in forte aumento. Secondo le stime, a livello mondiale, sono 10,6 milioni i nuovi casi ogni anno.