Cucinare fa bene alla salute: tiene a bada l'ago della bilancia e il girovita, aiutando a prevenire il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari. A promuovere il cibo casalingo è uno studio statunitense presentato a Orlando, in Florida, dove sono in corso le Sessioni scientifiche 2015 dell'American Heart Association. Gli autori hanno calcolato che chi a pranzo e a cena consuma alimenti preparati fra le mura domestiche, anche se è al lavoro o fuori casa, ha un rischio inferiore di sviluppare la malattia del sangue dolce e le sue complicanze.
La 'dose' consigliata è pari a circa 11-14 pasti casalinghi a settimana (2 al giorno), fra pranzo e cena. La colazione non è stata presa ancora in considerazione dal team Usa, Geng Zong e colleghi della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston.
I ricercatori hanno analizzato dati relativi a oltre 58 mila infermiere e a più di 41 mila operatori sanitari maschi, coinvolti in studi di follow-up e seguiti per un periodo massimo di 36 anni. Chi consumava cibo cucinato a casa mostrava un rischio inferiore di accumulare chili di troppo e sviluppare sovrappeso o obesità, fattori legati a doppio filo con il pericolo di diabete e malattie di cuore e vasi.