Nutrire le ossa con una dieta sana e un'esercizio fisico regolare, compreso il ballo; controllare i livelli di vitamina D e 'fissarla' stando al sole; non fumare, ridurre l'acol e fare gli esami giusti quando serve; evitare le cadute indossando scarpe adatte e adeguando allo scopo anche gli arredi di casa. Gli esperti della Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia riunita in Congresso a Roma, dettano il decalogo contro le fratture da fragilità: 230 mila ogni anno nella Penisola, causate soprattutto dall'osteoporosi. Un'epidemia in crescita che colpisce una donna su 4 dopo i 50 anni e un terzo delle over 60, ma che non risparmia nemmeno gli uomini. Ecco le regole d'oro 'anti-crack':
1) DIETA EQUILIBRATA. Un'alimentazione completa di proteine, fibre, frutta, calcio e vitamina D è importante per lo stato di salute dell'osso. Il calcio - ricordano gli specialisti - abbonda in latticini, in alcune acque e nella frutta fresca, mentre la vitamina D è presente in molti pesci come aringa, tonno e salmone. Yogurt e formaggi, ricchi di probiotici, e le fibre dei prebotici migliorano l'assorbimento dei sali minerali e dell'utilizzo di vitamine con effetti benefici sull'osso. Una dieta completa deve comprendere anche le vitamine K, B12 e C, oltre a fitonutrienti e metalli chiave per la salute delle ossa e dell'organismo;
2) SPORT. Anche l'esercizio fisico 'nutre' l'osso ed è importante a tutte le età. Gli ortopedici consigliano di fare sport almeno 3 volte a settimana, preferibilmente di tipo aerobico, escludendo tutte le attività che prevedono contatto fisico o sollecitazioni verticali sul rachide, come la corsa. L'ideale è il nuoto, ma via libera anche al ballo: le piccole spinte verso il terreno producono un effetto stimolante per le ossa;
3) SOLE. L'esposizione al sole è necessaria alla salute delle ossa. Per attivare un quantitativo adeguato di vitamina D - insegna la Siot - è necessaria un'esposizione solare di almeno 10-20 minuti al giorno, rivolta soprattutto alle mani e al viso. Questa quota è sufficiente in tutte le fasce di età e non nuoce alla cute. Il periodo migliore per un 'bagno di sole' è tra le 12 e le 13, quando i raggi sono più perpendicolari alla superficie terrestre.
4) NIENTE FUMO. Abolire il fumo di sigaretta, ammoniscono gli ortopedici. Ha molti effetti nocivi sul nostro organismo. Le tossine che produce interferiscono con l'attività osteoblastica (quella delle cellule che 'fabbricano' l'osso), con effetti negativi sia sul metabolismo dell'osso che sulla sua guarigione dopo una frattura;
5) POCO ALCOL. Il consumo deve essere controllato. Bere 1-2 bicchieri di vino al giorno non ha effetti negativi sulle ossa, anzi ha dimostrato di rallentare il turnover osseo riducendo il riassorbimento. Vietato però esagerare: l'abuso di alcol può avere un effetto opposto, danneggiando gli osteoblasti e riducendo l'assunzione del calcio nel tratto gastrointestinale;
6) OCCHIO ALLA SALUTE. Molte patologie hanno un effetto indiretto sulle ossa, avverte la Siot. Le condizioni osteopenizzanti aumentano negli anziani, fra i quali le comorbilità sono di più. Evitare l'insorgenza di malattie come diabete, insufficienza renale e distiroidismi, o comunque controllarne l'andamento, può avere effetti positivi sulla salute e aiuta anche a preservare il 'bone stock';
7) VITAMINA D. I suoi livelli vanno mantenuti alti. La condizione di ipovitaminosi è molto frequente nella popolazione italiana, quindi è necessario controllare i livelli ematici di questo ormone cruciale per l'assorbimento del calcio e la sua fissazione nelle ossa. In presenza di valori bassi di vitamina D, è necessario associare alla correzione dello stile di vita e della dieta anche una supplementazione per via orale.
8) CADUTE. Un terzo degli over 65 cade ogni anno, e un decimo di questi riporta una frattura al femore. Le cadute rappresentano il 10% degli ingressi in pronto soccorso e il 6% dei ricoveri d'urgenza tra gli anziani. A farli cadere possono contribuire il calo della vista, la presenza di sindromi vestibolari che causano vertigini, l'urgenza minzionale e l'ipovitaminosi D. Occhio anche ai luoghi di vita e alle abitudini: la presenza di tappeti, scale, superfici scivolose, sanitari non sicuri e una scarsa illuminazione possono contribuire al rischio caduta. Fra le cautele da adottare: indossare calzature ad hoc, possibilmente con tacco basso e con suole antiscivolo;
9) GLI ESAMI GIUSTI. Gli esperti della Siot ricordano gli esami utili a chi soffre di osteoporosi o ha già avuto una frattura, per evitare nuovi eventi: eseguire esami ematici per escludere la presenza di un'osteoporosi secondaria; eseguire un esame radiografico della rachide dorsale e lombare in laterale, con valutazione morfometrica per individuare la presenza di crolli vertebrali; eseguire esame Dexa del collo femore e del rachide lombare ogni 2 anni, per valutare l'efficacia della terapia farmacologica e della progressione della patologia;
10) LE CURE GIUSTE. Iniziare o continuare terapia farmacologica adeguata, adatta al paziente e subordinata alla valutazione dei fattori individuali che possono influire sull'efficacia della terapia e sulla aderenza al trattamento; iniziare o continuare supplementazione con vitamina D ed eventualmente anche con calcio, anche ad alte dosi fino al raggiungimento dei valori ematici di normalità e poi proseguire con una terapia di mantenimento; affidarsi a uno specialista del metabolismo osseo, in grado di seguire il paziente nel percorso sia diagnostico sia terapeutico e sappia fornire le prescrizioni più adeguate e aggiornate secondo le ultime ricerche scientifiche.