Arriva oggi al 'Maker Faire di Roma 'Wake-Up', un esoscheletro stampato in 3D composto da un modulo di ginocchio e un modulo di caviglia, progettati in modo da poter fornire assistenza in modo sinergico a bambini con patologie neuromuscolari (ad esempio la paralisi cerebrale infantile).
L’obiettivo principale di 'Wake-up' è di evitare il fenomeno del 'drop-foot' (o piede cadente), che è la incapacità di flettere e quindi tenere sollevato il piede durante il cammino. Questo si traduce in problemi di deambulazione poiché il contatto con il terreno avviene con la punta del piede invece che con il tallone.
L’esoscheletro è realizzato con la tecnica del 'reverse engineering' un sistema di scansione laser che rileva la superficie della gamba del paziente e realizza poi i gusci dell’esoscheletro con una stampante 3D. Il sistema è basato su attuatori elastici seriali, i Rotary Series Elastic Actuator (RSEA), che sono costituiti da una molla torsionale connessa in serie al motore. Il controllo, che costituisce il 'cervello' del dispositivo, è stato realizzato per fornire assistenza al paziente solo quando è necessario: si tratta cioè di un controllo in impedenza che, in tempo reale, fa variare il posizionamento della molla per fornire il momento torcente adeguato a correggere la traiettoria del piede, solo se e quando sia necessario.
Il progetto, finanziato con fondi dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e del ministero della Salute, è stato sviluppato presso il Laboratorio di Misure Meccaniche e Termiche del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell'Università Sapienza di Roma. Il dispositivo è stato brevettato in Italia ed in Europa. Il 'Wake- Up' classificato al terzo posto del BarCamp 2015 promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e ItaliaCamp.