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Tumori: da yoga a zumba, 3 giorni di sport a Roma contro cancro al seno

Si apre venerdì nella capitale la manifestazione dedicata alla prevenzione della forma tumorale che più colpisce le donne. Domenica la corsa di solidarietà

Tumori: da yoga a zumba, 3 giorni di sport a Roma contro cancro al seno
11 maggio 2015 | 18.34
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Tre giorni di sport, benessere e visite di prevenzione contro il cancro al seno. Riapre venerdì 15 maggio il 'Villaggio della Salute' della Susan Komen Italia che proporrà, gratuitamente, oltre alle informazioni e alla possibilità di esami diagnostici, anche il laboratorio delle attività fisiche, il laboratorio del benessere psicofisico e tante altre iniziative, come gli incontri di educazione alimentare, dedicate alle donne che si sono ammalate di tumore. Zumba, danza, pilates ma anche yoga, meditazione, ma anche spazi per bambini. E sempre dal villaggio partirà l'ormai nota corsa competitiva e amatoriale di 5 km, prevista domenica mattina. Oppure, per i meno sportivi, la passeggiata di solidarietà di 2 km.

La manifestazione Race for the Cure, sostenuta da un numero rilevante di sponsor, è stata presentata oggi a Roma nella sede del Coni da un'ampia rappresentanza di sostenitori dell'evento giunto alla sedicesima edizione, a partire dal presidente del comitato olimpico Giovanni Malagò, che si è impegnato a partecipare alla corsa; dal presidente di Komen Italia Riccardo Masetti e da una delle madrine della manifestazione, Rosanna Banfi.

L'appuntamento con Race for the Cure è al Circo Massimo, da dove domenica parte la corsa di solidarietà su un percorso di 5 km ed anche la passeggiata di 2 km; per iscriversi basta una donazione di 15 euro (www.raceroma.it).

Il 'Villaggio della Salute, Sport e Benessere' aprirà invece venerdì ed è stato realizzato con il contributo, tra gli altri, di Regione Lazio, Fondazione Johnson&Johnson, Policlinico Gemelli di Roma, il cui direttore Enrico Zampedri, ha ricordato l'impegno dell'ospedale che ha appena inaugurato un centro per la cura personalizzata dei tumori femminili. "Abbiamo curato, quest'anno, 1.500 donne con cancro al seno. Ci stiamo impegnando a creare 'un ospedale nell'ospedale' per garantire assistenza su misura alle pazienti", ha spiegato.

L'obiettivo del Villaggio è di promuovere la salute e il benessere psicologico attraverso l’offerta gratuita di consulenze specialistiche, esami diagnostici, lezioni pratiche e momenti educativi per incoraggiare uno stile di vita sano per la prevenzione dei tumori. Alle iniziative si potrà partecipare prenotandosi sul sito www.raceroma.it. Uno spazio speciale sarà dedicato alle 'donne in rosa', ovvero quelle che stanno affrontando o hanno sconfitto il tumore del seno e che partecipano alla Race for the Cure indossando una speciale maglietta rosa. Con i fondi raccolti dalla Race for the Cure 2015, la Komen Italia darà avvio a nuovi progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore del seno, che si andranno ad aggiungere ai 290 già realizzati grazie alle precedenti edizioni di Roma, Bari e Bologna con l’impiego di oltre 2.400.000 euro. Nello specifico, grazie alle tre edizioni dello scorso anno, la Komen Italia ha realizzato in 14 regioni italiane alcuni progetti propri e 44 proposti da altrettante associazioni, incidendo concretamente nel tessuto locale e nazionale.

Il cancro del seno è il grande nemico delle donne e rischia di esserlo ancora di più nel prossimo futuro. "Questa malattia rappresenta il tumore più frequente per il sesso femminile. Gli ultimi dati fanno prevedere un aumento del 50% nei prossimi 15 anni. E' un problema su cui tenere alta l'attenzione", ha sottolineato Riccardo Masetti, direttore dell'Unità operativa di Chirurgia senologica del policlinico Gemelli di Roma e presidente di Komen Italia. "La manifestazione - ha aggiunto - vuole proprio raggiungere l'obiettivo di mantenere alta la guardia, incoraggiando le donne a prestare attenzione alla propria salute. E tenere a mente il valore della prevenzione". Anche perché "il cancro come malattia spaventa moltissimo - ha continuato Masetti - anche quando è superabile. Viene associato alla morte, a un percorso di sofferenza. Bisogna rompere questa paura perché paralizza e tiene spesso lontane le donne dall'attenzione alla propria salute. Dobbiamo ricordare a tutti che se la malattia è diagnosticata in fase precoce, puo' essere superata in un'elevata percentuale di casi".

Organizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del ministero della Salute, R oma Capitale , Regione Lazio, Consiglio regionale del Lazio, Coni, Fidal e Policlinico Gemelli, la Race si svolge con il contributo di Johnson & Johnson (National Presenting Partner), Oysho e MSD (Local Major Partner), Aveeno (partner delle Donne in Rosa) e altre numerose aziende sensibili alle tematiche della salute. La Race for the Cure è realizzata anche con la collaborazione di Esercito, Federfarma Roma, Aeroporti di Roma, Collegio ostetriche Roma, Luiss Business School, Valore D e con la partecipazione dei partner ufficiali Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, Fondazione Roma Cares e Internazionali Bnl d’Italia di Tennis. L’organizzazione tecnica della corsa, come sempre, è del Gruppo sportivo bancari romani.

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