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Psicologia: narcisisti e falsi miti, assolto chi dice sempre 'io'

Contrariamente alla credenza popolare, l'uso eccessivo nei discorsi della prima persona singolare, dunque di pronomi come 'io' e 'me', non indica necessariamente una tendenza narcisistica, anzi. E' quanto ha stabilito una ricerca pubblicata dall'American Psychological Association

Psicologia: narcisisti e falsi miti, assolto chi dice sempre 'io'
07 aprile 2015 | 09.48
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Dalla scienza arriva una rivincita per i presunti 'narcisi'. Contrariamente alla credenza popolare, l'uso eccessivo nei discorsi della prima persona singolare, dunque di pronomi come 'io' e 'me', non indica necessariamente una tendenza narcisistica, anzi. E' quanto ha stabilito una ricerca pubblicata dall'American Psychological Association.

"C'è una diffusa associazione tra l'uso della prima persona singolare, ciò che noi chiamiamo 'I-talk', e il narcisismo. Un'idea che accomuna scienziati e persone comuni, e questo nonostante il fatto che il supporto empirico per questa relazione sia sorprendentemente scarso e generalmente inconsistente", spiega Angela Carey, dottoranda in psicologia dell'University of Arizona e autrice principale dello studio pubblicato sul 'Journal of Personality and Social Psychology'.

I narcisisti hanno un irrealistico senso di superiorità e di auto-importanza e una sovrabbondanza di concentrazione su di sé, riflette Matthias Mehl, professore di psicologia presso la University of Arizona e co-autore dello studio. Sarebbe quindi ragionevole supporre che siano più inclini a infarcire i discorsi di 'io' e 'me'. Ma in realtà non è così. E questo nonostante i primi test su questa ipotesi, condotti all'University of California Berkeley nel 1988, avessero confermato l'associazione, grazie a uno studio condotto però su appena 48 partecipanti. Per vederci chiaro Carey e Mehl hanno collaborato con ricercatori di altre quattro università negli Stati Uniti e due in Germania, reclutando oltre 4.800 persone per il loro studio (67% donne, per lo più studenti universitari).

I partecipanti sono stati invitati a impegnarsi in una serie di test rivelatori, scritti e orali. I ricercatori hanno valutato anche il narcisismo dei volontari sulla base di cinque diverse scale, confrontando poi i punteggi ottenuti con l'uso della prima persona singolare nei 'compiti'. Ebbene, non sono state rilevate associazioni significative tra narcisismo reale e discorsi infarciti di 'io, io'. Quando gli studiosi hanno analizzato i dati in base al sesso, hanno trovato per gli uomini una correlazione leggermente superiore rispetto alle donne, ma non statisticamente significativa.

Identificare i narcisisti è importante, notano i ricercatori, perché nel corso del tempo il loro atteggiamento può diventare socialmente tossico e possono avere conseguenze negative sulle relazioni e sui rapporti con gli altri. Ma evidentemente non basta contare quante volte dicono 'io'. "La prossima domanda, ovviamente, è in quale altro modo il narcisismo si rivela attraverso il linguaggio - concludono gli studiosi - Stiamo lavorando su questo problema in uno studio di follow-up utilizzando gli stessi dati".

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