Hanno 'fame' d'innovazione le 50 tra aziende e start-up 'made in Italy' presenti alla prima edizione di 'Innovabiomed', al via domani a Verona. Una due giorni in programma a Veronafiere "che non intende essere un supermercato di prodotti, ma piuttosto un volano per l'innovazione tricolore, capace di favorire collaborazioni e di dare 'benzina' alle nuove idee in campo biomedicale, perché l'Italia ha un patrimonio di eccellenze che ci riconoscono in tutto il mondo. Io puntavo proprio a questo: mettere insieme, chimici, fisici, ingegneri, aziende ma anche medici e atenei". Parola di Carlo A. Adami, chirurgo vascolare e ideatore della manifestazione.
Adami non nasconde con l'AdnKronos Salute l'entusiasmo per un appuntamento ai 'nastri di partenza', "che avevo in mente da almeno 15 anni e che è riuscito a convincere realtà importanti. Solo per avere un'idea - scherza - il Distretto biomedicale di Mirandola, leader sul mercato europeo, per due giorni cambia regione". Ma come è nata l'idea di Innovabiomed? "In realtà dalle difficoltà immense che ho toccato con mano nella mia esperienza professionale - riferisce l'esperto - per portare in sala operatoria un bio-ingegnere. Una difficoltà nel mettere insieme competenze che volevo colmare in qualche modo, senza però trovare il bandolo almeno fino ad ora. In Italia c'è ancora molta distanza tra atenei e finanziatori, troppa. Ora però i tempi sono maturi, anche grazie alla sensibilità di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, che ha fatto una scelta un po' diversa rispetto al target tradizionale della sua Fiera".
A Innovabiomed vengono trattati temi "di grande interesse sul piano medico e tecnico-industriale", rivendica Adami, convinto che a Verona si vedranno i device del futuro. Ma non solo. "Parleremo di stampa in 3D, nanotecnologie e cybersecurity, sia dal punto di vista delle imprese che devono tutelare il proprio patrimonio di conoscenze, sia da quello medico, vista la necessità crescente di garantire la sicurezza dei dispositivi medici controllati digitalmente. Verranno poi presentati in anteprima dispositivi altamente innovativi che, per essere immessi sul mercato, devono trovare un riscontro di interesse per lo sviluppo industriale", spiega Adami.
Inoltre "insieme ad Assobiomedica e Confapi che hanno creduto all'iniziativa, avremo colossi del settore e start-up". Nota dolente l'assenza del Sud Italia: "Le realtà presenti sono tutte del Centro-Nord - osserva l'esperto - Ci è piaciuta inoltre l'idea di aprire le porte dell'evento a un centinaio di studenti meritevoli, che potranno toccare con mano esempi di innovazione". Altro valore aggiunto dell'evento è "la presenza di operatori stranieri di altissimo livello che sono alla ricerca di professionisti e idee per i loro fondi di investimento. Una grande opportunità per i nostri ricercatori", conclude Adami.