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Tutti uniti per l'Ema a Milano, Gentiloni: "E' la scelta migliore per l'Europa"

Tutti uniti per l'Ema a Milano, Gentiloni:
23 luglio 2017 | 10.58
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Si fa forte il pressing dell'Italia in vista del trasferimento della sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) da Londra, a seguito della Brexit. D'altronde L’European Medicines Agency (Ema), creata nel 1992, fa gola a tutti: con 890 dipendenti, un budget da 300 milioni di euro e un programma di eventi ricchissimo, è infatti una delle agenzie comunitarie che attira più fondi e visibilità. La candidatura di Milano è forte e, dal Governo al Parlamento il coro è unanime: "E' la soluzione ideale".

GENTILONI - "Non posso pensare a una sede migliore di Milano per accogliere Ema", scrive il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in un intervento a sua firma sul 'Sole 24ore'. Secondo il premier, "la presenza dell'Ema renderà l'Italia e la Lombardia ancora più centrali nelle scienze e industrie per il miglioramento della vita delle persone". "La logistica è pronta, il grattacielo Pirelli è una sede funzionale e bella, le connessioni con l'Europa e il mondo non potrebbero essere più efficaci", scrive il premier. "E poi c'è la città, che oggi conosce una fase molto dinamica della sua storia, con un consolidamento dei settori tradizionali, una forte espansione di quelli più innovativi. Le sue università, i centri di ricerca e l'industria specialistica, garantiscono un habitat ideale per le necessità dell'Agenzia europea". Gentiloni fa quindi riferimento al successo di Expo 2015, che "ha dimostrato non solo le qualità organizzative eccellenti delle aziende milanesi e delle istituzioni locali, ma anche la grande capacità di accoglienza e di contaminazione di idee, che è sempre più visibile anche dalle continue innovazioni urbane, dalle manifestazioni culturali e anche dalla forza del sistema di welfare, che ogni giorno garantisce protezione e inclusione". "Con il sindaco Sala e il presidente Maroni abbiamo fatto un'ottima squadra e ora ci giochiamo la partita".

LORENZIN - "Con il premier Gentiloni siamo assolutamente impegnati sulla rivendicazione di Milano come sede dell'Ema", ha detto in una recente intervista all'AdnKronos la ministra della Salute Beatrice Lorenzin. "Sul piano tecnico ha tutte le carte in regola e lo abbiamo dimostrato. Ovviamente c'è una grande concorrenza, ma il lavoro è partito bene, proprio dagli aspetti tecnici". "Ema può venire a Milano - ha aggiunto - perché Milano risponde a tutti i criteri richiesti, sia dai lavoratori dell'agenzia europea, sia sul versante del contesto che riguarda l'insediamento dell'agenzia in una città europea. E Milano, essendo uno dei principali hub sanitari del mondo e avendo spazi, logistica e tutto il necessario per far vivere un'agenzia di questo tipo, ha tutte le carte in regola per diventare sede dell'Ema".

DE BIASI - Sulla stessa lunghezza d'onda la presidente della commissione Igiene e sanità di palazzo Madama Emilia Grazia De Biasi (Pd): "Ho più volte dichiarato il mio totale favore perché Ema venga portata a Milano, non solo perché sono milanese: ritengo che sia l'area d'Italia più adatta a ospitare un'istituzione così importante", ha detto all'AdnKronos. "E penso - ha aggiunto - che quello da utilizzare sia il 'metodo Expo': la compartecipazione di tutte le istituzioni, indipendentemente dagli orientamenti politici, perché qui davvero c'è l'interesse del Paese, non di una parte politica. Ho visto già che il sindaco Sala e il presidente Maroni si stanno muovendo in sintonia. Noi abbiamo vinto Expo perché siamo stati tutti uniti. Spero che vinceremo anche Ema".

MANDELLI - Sul tema era sceso in campo anche il vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato Andrea Mandelli: "Esistono molte ragioni che rendono solida la candidatura del nostro Paese, e di Milano in particolare, ad accogliere l'Agenzia europea del farmaco. Tra queste rientra il trend positivo della nostra industria farmaceutica, con le ottime performance legate all'export, e l'eccellenza delle nostre attività di ricerca".

SCACCABAROZZI - Anche Farmindustria è ottimista. "Sulla carta - ha detto all'AdnKronos Salute il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi - Milano è imbattibile. Se faremo un buon lavoro di diplomazia, sono convinto che possiamo portare a casa il risultato". "Sono stato il primo, nel marzo 2016, ad auspicare che in caso di Brexit l'Agenzia venisse in Italia. E quella di Milano è una candidatura molto forte. Ha una posizione centrale a livello europeo, è ben collegata, vanta importanti eccellenze, inoltre l'Italia ha un'industria farmaceutica di primo livello e la nostra è un'Agenzia del farmaco di prim'ordine. Insomma, ce la meritiamo l'Ema a Milano".

TRONCHETTI PROVERA - Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli, fa il tifo per Milano nella corsa per l'assegnazione della sede dell'agenzia europea del farmaco. "Sarebbe un segnale importante dato il ruolo dell'Italia in Europa". L'imprenditore milanese, interpellato nei giorni scorsi dall'AdnKronos, ha usato poche parole ma chiare per sottolineare il suo sostegno a un progetto a cui le istituzioni stanno lavorando insieme da mesi.

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