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Anti-epatite, Gilead dovrà pagare a Merck&Co. 200 milioni di dollari

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29 marzo 2016 | 15.05
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Una Corte federale della California ha ordinato all'azienda farmaceutica Gilead Sciences di pagare alla connazionale Merck & Co. 200 milioni di dollari per aver infranto due brevetti riguardanti i super-medicinali anti-epatite C. Il risarcimento segue la decisione dei giudici di confermare la validità di due protezioni commerciali detenute da Merck e dalla sua partner Ionis Pharmaceuticals su questi prodotti. Protezione che, secondo quanto sostenuto dalle due imprese di fronte ai giudici, dà loro il diritto ad avere una parte delle vendite dei due farmaci blockbuster Sovaldi* (sofosbuvir) e Harvoni* (ledipasvir/sofosbuvir).

Il verdetto - riporta il Wall Street Journal online - rappresenta una vittoria per Merck, anche se copre solo il 10% delle vendite 2013-2015 dei due prodotti negli Stati Uniti, che ammontano a oltre 20 miliardi di dollari. La Corte terrà un'udienza a parte per determinare le royalty a partire dal 1 gennaio di quest'anno. "Siamo soddisfatti che la giuria abbia riconosciuto che la protezione dei brevetti è essenziale per lo sviluppo di nuovi trattamenti medici", ha sottolineato Merck in un comunicato.

"I farmaci in questione - continua l'azienda - hanno rappresentato significativi progressi nel trattamento dei pazienti con infezione da epatite C e per raggiungere tali progressi sono stati necessari molti anni di ricerca e significati investimenti da parte di Merck e dei suoi partner". Gilead ribatte assicurando che Merck non ha contribuito allo sviluppo dei farmaci e "non si è assunta alcun rischio" nella scoperta di sofosbuvir, il principio attivo chiave in entrambi i medicinali. "Non crediamo che abbia diritto ad alcun tipo di risarcimento" e "continuiamo a credere che i brevetti Merck non siano validi", conclude la società farmaceutica.

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