"La spesa farmaceutica territoriale è sotto controllo e funziona, l'ospedaliera è fuori di 1,8 miliardi di euro, un buco che si è formato perché il tetto è troppo basso, sono cambiati i farmaci e c'è un problema di acquisto e gestione nelle strutture. La sfida sarà quella di controllare il prezzo e allargare il mercato. Ci stiamo confrontando ma sta prendendo sempre più forma in me l'idea di un fondo per farmaci innovativi, non solo per l'epatite C, ma anche oncologici e ad alto tasso di innovazione". Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo oggi a Roma a un seminario della Fondazione Astrid.
"Stiamo affrontando la questione in questi giorni - ha aggiunto - abbiamo creato il tavolo sulla farmaceutica perché ci rendiamo conto che il meccanismo che ha funzionato, con luci e ombre, in questi anni consentendoci di garantire un accesso al farmaco importante anche in un momento di crisi, non funziona più. Ma già sappiamo cosa arriverà e quanto costerà e non possiamo farci trovare impreparati".
"Spero che i frutti" del tavolo "saranno utili non tanto per la prossima legge di Stabilità, ma nell'arco di 5-10 anni. Con il rimborso a Drg" di cui ha parlato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti all'incontro "potremmo monitorare il risultato, ma non basta per cambiare il modello di remunerazione". Lorenzin ha infine evidenziato la necessità di dare impulso non solo alla ricerca sugli innovativi, ma anche sugli antibiotici, "perché non vorrei che poi si guarisse dal cancro ma poi si morisse per un'infezione".