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Pecorelli lascia, si dimette il presidente dell'Aifa: "Fatti inesistenti"

Il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli
Il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli
16 dicembre 2015 | 17.19
LETTURA: 3 minuti

A quanto si apprende, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha accolto le dimissioni del presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Sergio Pecorelli, sospeso a fine novembre per presunti conflitti di interessi.

Il provvedimento di sospensione era stato firmato dal direttore generale dell'ente regolatorio sui farmaci, Luca Pani. La motivazione della delibera era un presunto conflitto di interessi nelle attività del presidente, in particolare in alcune società e fondazioni impegnate nel settore delle scienze della vita.

Un tema, quello del conflitto di interesse, sul quale l'Agenzia si è dotata dal 2012 di una normativa che riguarda tutti coloro che vi lavorano o collaborano, inclusi i componenti degli organi decisionali, di controllo e consultivi, per assicurarne l'imparzialità.

Pecorelli, anche rettore dell'università di Brescia, ha sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti contestati e, all'Adnkronos Salute, dice: "I fatti non esistono e dunque non devo dimostrare nulla a nessuno. Questo non è un processo. Sono sereno, tranquillo e ritengo che nella vita a volte le cose vadano per il verso giusto, a volte per il verso storto. Questa volta sono andate per il verso sbagliato. Ognuno farà il proprio esame di coscienza, ora che siamo sotto Natale".

"Ritengo che una persona debba lavorare in serenità - prosegue - e quando manca la serenità occorre fare un passo indietro e lasciare ad altri. Rimane il rammarico di aver lavorato tantissimo per rendere l'Agenzia italiana del farmaco un certo tipo di struttura, un lavoro fatto insieme al ministro, e di non poter dare adesso l'apporto di conoscenza che ho. Ma ci saranno altri più bravi di me".

Da parte sua il ministro Lorenzin si dice "sicura che il professor Sergio Pecorelli avrà modo di dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati". E aggiunge: "Ha ritenuto di presentare le dimissioni per garantire un sereno svolgimento dell'attività" dell'Aifa, "a cui ha dedicato impegno e passione. In questi anni ho avuto modo di apprezzare la sua professionalità ed esperienza, riconosciuta non solo in Italia, ma dalla comunità scientifica internazionale. Lo ringrazio per il lavoro svolto - conclude il ministro della Salute - e per il gesto di sensibilità istituzionale".

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