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Nurofen ancora nel mirino, authority Gb indaga su spot

Nurofen ancora nel mirino, authority Gb indaga su spot
15 dicembre 2015 | 21.00
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I messaggi promozionali sulla linea di antidolorifici Nurofen* finiscono nel mirino anche in Gb. Dopo il ritiro di alcuni prodotti della gamma in Australia, disposto entro 3 mesi da un tribunale federale che contesta "messaggi fuorvianti" in confezione considerando che tutte contengono lo stesso principio attivo (lisina), ma vengono proposte per disturbi specifici - dall'emicrania ai dolori mestruali o al mal di schiena - sul prodotto indaga anche l'Advertising Standards Authority (Asa), l'authority britannica preposta al controllo della correttezza della pubblicità.

L'ente sta valutando se gli spot televisivi sul prodotto consigliato per il mal testa siano fuorvianti, riferisce la Bbc online. Dopo avere ricevuto 12 reclami in febbraio, l'Asa sta indagando da marzo, lo stesso mese in cui si era mossa anche l'Australian Competition and Consumer Commission rivolgendosi al tribunale. L'authority inglese spiega che le segnalazioni mettono in dubbio la correttezza del messaggio pubblicitario, perché farebbe pensare che il prodotto suggerito per l'emicrania agisca in modo mirato sui muscoli della testa. Nello spot, inoltre, l'effetto del farmaco viene indicato come più rapido rispetto a quello di altri 2 principi attivi.

Dopo la notizia dall'Australia la Reckitt Benckiser, azienda produttrice delle varie versioni di Nurofen, ha difeso i propri prodotti spiegando che le confezioni sono state concepite per orientare meglio i consumatori nella scelta del farmaco, specie se acquistato fuori dal canale farmacia. L'Asa, dal canto suo, precisa che il suo compito è quello di giudicare la strategia di marketing e non di entrare nel merito della validità del farmaco stesso, di competenza di altri enti.

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