L'aula del Senato ha respinto a larga maggioranza, in un'unica votazione, le cinque pregiudiziali, presentate dalle opposizioni al decreto vaccini. E' così iniziata la discussione generale sul provvedimento. A spiegare il perché del parere negativo anche sull'emendamento che estende l'obbligo vaccinale agli operatori sanitari e scolastici, è il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini, che spiega che "come formulato adesso resta scoperto". "E' necessario che ci presentino un testo che quantifica l'onere e proponga una copertura finanziaria altrimenti non si può fare" precisa.
Nel corso della seduta notturna di ieri la Commissione aveva approvato, tra gli altri, l'emendamento che prevede l'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani.
Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10. Nello specifico: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella.
A queste se ne aggiungono altre 4 "consigliate" dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus. Diminuite, inoltre, le sanzioni ai genitori che non vaccinano e tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potestà.