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Diesel killer, 38mila morti nel 2015 per eccesso di emissioni

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15 maggio 2017 | 19.54
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Emissioni diesel in eccesso nel mirino. Secondo uno studio pubblicato su 'Nature', infatti, circa un terzo di quelle da veicoli pesanti, come bus e truck, e oltre la metà di quelle delle auto in 11 aree del mondo superano i limiti consentiti di ossidi di azoto. Un eccesso di emissioni che, secondo gli autori, sarebbe associato a circa 38 mila morti premature nel mondo solo nel 2015. I veicoli diesel producono circa il 20% di emissioni di ossidi di azoto prodotte dall'uomo. E nonostante ora in alcuni casi i limiti siano stringenti, "i veicoli attualmente emettono più ossidi di azoto nella vita reale rispetto ai test di laboratorio", si legge nello studio.

Risultato? Questi 'veleni' nell'aria causerebbero malattie cardiache, respiratorie e altre patologie mortali. Lo studio promette di aggiungere un altro capitolo alla vicenda 'Dieselgate' e al caso dei test delle auto truccati. La ricerca, firmata dal team di Susan Anenberg di Environmental Health Analytics di Washington, ha esaminato le emissioni real-world nel 2015 dai veicoli diesel in 11 mercati (Australia, Brasile, Canada, Cina, Ue, India, Giappone, Messico, Russia, Corea del Sud e Usa). In pratica, aree che insieme totalizzano circa l'80% delle vendite di veicoli diesel. Ebbene, in queste aree secondo le stime sono state emesse 4,6 tonnellate di ossidi di azoto in eccesso nel 2015, con i veicoli pesanti a farla da padrone in tutte le zone eccetto l'Ue. Nel Vecchio continente, infatti, le auto sono il principale colpevole. Gli autori suggeriscono che, implementando gli standard per il controllo dei veicoli pesanti in paesi che non li hanno ancora adottati, si potrebbero evitare 104 mila morti premature entro il 2040.

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