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Azienda paga i dipendenti per dormire di più: 25 dollari a notte per volare sul lavoro

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13 aprile 2016 | 16.31
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Mark Bertolini dirige Aetna, compagnia assicurativa americana specializzata in polizze sanitarie. E siccome è convinto che chi dorme 'sano' lavora meglio, assicura di aver trovato il modo giusto per ottimizzare la produttività dei suoi sottoposti: pagarli affinché riposino almeno 7 ore a notte, il minimo sindacale per assicurarsi una performance diurna soddisfacente.

"Se sono in grado di dimostrare che dormono 7 ore o più per 20 notti - ha spiegato il Ceo durante il talk show 'Squawk Box' della Cnbc, illustrando la sua ricetta che ora rimbalza sui media internazionali - daremo loro 25 dollari in più a notte: fino a 500 dollari in più all'anno" per chi infilerà una serie completa di 20 notti virtuose.

Il manager ritiene infatti che vi sia un legame diretto fra il sonno dei dipendenti, la loro produttività e i profitti della impresa per la quale lavorano. A ispirarlo è stato uno studio della Duke University, secondo cui nelle aziende che investono in programmi di benessere e consapevolezza, la produttività degli impiegati aumenta di 69 minuti al mese.

Insonnia, riposo disturbato o troppo breve rappresentano in effetti un'emergenza in crescita nella società moderna, con rischi di salute documentati da una liste sempre più lunga di studi scientifici. E il tempo dedicato a Morfeo si è ridotto anche in Italia. "Oggi si dorme un'ora in meno rispetto a 10 anni fa. Siamo a meno di 7 ore in media nella popolazione generale", riferiva Luigi Ferini Strambi,direttore del Centro di medicina del sonno dell'Irccs San Raffaele Turro di Milano e presidente dell'Associazione mondiale di medicina del sonno (Wasm), in un'intervista all'AdnKronos Salute in occasione del World Sleep Day del 18 marzo.

Sonnolenza diurna e ridotte capacità di concentrazione a casa, sul lavoro e al volante, ma anche stress, malattie cardiovascolari, metaboliche e dell'umore. Le minacce per chi ruba tempo ai sogni sono numerose, ammoniscono i medici, e correggere le cattive abitudini può contribuire a dribblarle. In termini di salute, insomma, dormire il 'sonno del giusto' paga anche se non si lavora per Mark Bertolini.

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