Veloci come razzi a digitare sugli smartphone e abilissimi con ogni tipo di device, gli adolescenti digitali fronteggiano un'insidia moderna: la 'sms-mania', che li trasforma in messaggiatori compulsivi. Un problema difficile da individuare, visto che i teenager oggi usano i messaggini, anche via chat, più di ogni altro sistema per comunicare. Ma se i giovanissimi controllano il telefono continuamente, scattano se li si interrompe e sono così presi dagli sms da scriverli anche in piena notte, ecco che - secondo uno studio - possono essere diventati 'messaggiatori compulsivi'. Un problema che, soprattutto nel caso delle ragazze ma non solo, porta con sé brutti voti a scuola.
E' la fotografia che emerge da studio di oltre 400 adolescenti americani, rimbalzato sulle pagine del 'New York Times', ma che si adatta anche alla realtà della Penisola. L'immagine di un ragazzino assorto con in mano il telefonino, l'occhio spento e l'ondata di 'plin' dei messaggini in arrivo è infatti familiare ai genitori italiani. Ebbene, secondo i ricercatori i 'messaggiatori seriali' hanno molto in comune con i giocatori compulsivi: perdono il sonno a causa degli sms, hanno dei problemi se non possono messaggiare e mentono ai grandi per celare il numero di ore trascorse chattando. "La compulsività è più del numero dei messaggi mandati o letti", avverte Kelly M. Lister-Landman del Delaware County Community College di Media, autrice dello studio. "Qual è il loro rapporto con l'uso del telefono? Si sentono ansiosi quando non ce l'hanno a portata di mano? Quando siedono a cena con la famiglia, sentono il bisogno di controllare i messaggi? Si sentono costretti a guardare in ogni momento gli sms o a rispondere ai messaggini che ricevono?". Se la risposta è sì, è il caso di allarmarsi.
Nel complesso, dicono i ricercatori, le ragazze sono contagiate da questa mania più dei coetanei maschi. E a differenza di questi ultimi sono più a rischio di veder crollare la media a scuola. Lo studio, pubblicato su 'Psychology of Popular Media Colture', non è il primo a trovare un legame tra un eccessivo uso dei social media e gli adolescenti. Anche un esperimento su studenti universitari ha dimostrato che chi evitava di mandare sms durante le lezioni, poi totalizzava un punteggio più elevato a un quiz. L'abuso di Internet è stato anche collegato a problemi di sonno, perché gli studenti si connettono spesso in piena notte e questo interferisce sul tempo dedicato ai compiti.
Il nuovo studio sottolinea la correlazione tra sms compulsivi e problemi a scuola, ma non spiega se i messaggini siano una causa diretta di scarso rendimento scolastico o se un altro problema sia all'origine di entrambi i fenomeni. "Non credo che gli sms stiano causando difficoltà accademiche, ma piuttosto che ci sia un problema di durata dell'attenzione", interviene Kimberly Young del Center for Internet Addiction. "Se controlli costantemente il telefono, come fai per lo studio a scuola? Ho dei bambini che non sono in grado di rimanere seduti a sentire un intervento di un'ora senza controllare il loro telefono". La passione per gli sms ha ormai conquistato gli adolescenti: complice il basso costo e la rapidità, questo è il primo modo di comunicare per gli 'under 18' secondo i dati di Pew Internet & American Life Project (relativi al 2012). La media è di 60 sms al giorno, con le femmine che arrivano a 100 e i maschi fermi a 50.
Nel loro studio gli autori hanno somministrato un questionario a 211 studenti di terza media e 192 delle scuole superiori per 'riconoscere' i messaggiatori compulsivi. Dei 403 ragazzi che hanno partecipato allo studio, 47 hanno detto che non scrivevano sms ogni giorno. Questi 'non messaggiatori' sono stati esclusi dall'analisi. Tra i restanti 356 studenti, le ragazze sono risultate di gran lunga più a rischio: il 12% è 'addicted' contro il 3% dei maschi.
E se proprio le femmine hanno riferito un crollo della media scolastica, anche i maschi incollati ai messaggini non brillano, ma comunque non incassano voti altrettanto brutti. Una questione da analizzare, secondo i ricercatori. Ma come aiutare i nativi digitali a non farsi travolgere dalla sms-mania? Per ridurre il tempo passato a digitare gli sms, suggeriscono gli studiosi, i genitori possono far spegnere i telefonini mentre si fanno i compiti e schermare delle zone della casa, stabilendo una fascia oraria 'smartphone-free' durante i pasti e un'orario fisso per andare a letto, senza cellulare naturalmente.