Uno dei primi gesti al mattino, gradito anche dopo una buona cena, prendersi una tazzina di caffè, ha lo stesso effetto sull'organismo del 'jet-lag' causato da un lungo viaggio intercontinentale ed è per questo che ci aiuta a essere più svegli e attivi. E' quanto ha stabilito uno studio del Medical Research Council a Cambridge, pubblicato su 'Science Translational Medicine'. Alti livelli di caffeina (200 milligrammi o 2-3 tazzine) nelle ore serali "producono lo stesso effetto del jet-lag' rallentando l'orologio biologico tanto che il cervello pensa di essere un'ora indietro rispetto al tempo effettivo", avverte il lavoro.
Secondo John O'Neill, tra gli autori dello studio, "non è sorprendente scoprire che la caffeina ha un effetto sull'orologio biologico, ma era un dato mai verificato scientificamente su dei volontari. I nostri risultati - spiega al 'Daily Mail' - forniscono una spiegazione più completa sul motivo per cui è più difficile per alcune persone andare a dormire se hanno preso un caffè dopo cena e perché il loro 'orologio interno' è convinto che siano un'ora indietro". Un orologio biologico 'caotico' aumenta il rischio di una serie di malattie - conclude lo studio - dal cancro, alle patologie cardiache al diabete.