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Salute: sale iodato amico del cervello, bambini più smart a scuola

Salute: sale iodato amico del cervello, bambini più smart a scuola
17 settembre 2015 | 13.23
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E' insolito e saporito l'alleato dei bambini italiani alle prese con la ripresa delle lezioni. "Il sale iodato è importante per lo sviluppo dei piccoli e incide sul loro rendimento scolastico". Parola di Dominique Van Doorne, endocrinologa e segretaria scientifica di Atta-Lazio Onlus, che ieri a Milano ha illustrato ai ragazzi l'importanza del sale iodato nell'alimentazione a Expo, in occasione di un evento promosso dal ministero della Salute. "Spesso non ci si pensa, ma la carenza di iodio incide sull'apprendimento. Lo iodio è infatti un componente fondamentale per l'ormone tiroideo, importante per lo sviluppo del sistema nervoso del feto e del bambino", dice l'esperta all'Adnkronos Salute.

"Se c'è una lieve carenza di iodio, la tiroide funziona ma in modo subnormale, rallentando" tutta la 'macchina'. "Così quando il bambino è pigro, fa fatica in classe, spesso scopriamo che la mamma per qualche motivo non ha mai mangiato pesce in gravidanza e non ha assunto sale iodato. L'ipotiroidismo fetale è piuttosto diffuso, perché non si conoscono ancora tutti i benefici del sale iodato. Basta pensare che il 50% della popolazione italiana che non usa" questo tipo di condimento "ha una lieve carenza di iodio".

E chi mangia pesce? "Certo, si tratta di una scelta alimentare positiva, ma un pizzico di sale iodato ha lo stesso effetto di una porzione di pesce, e non può far male a nessuno", assicura l'endocrinologa.

Si tratta dunque di una buona abitudine di prevenzione che ancora non fa parte della vita di molti italiani. Un vero peccato, "perché le ricerche - spiega Van Doorne - dimostrano che dove c'è un buon consumo di sale iodato il Qi ne risente in positivo. In particolare, una ricerca americana ha confrontato il quoziente d'intelligenza dei giovanissimi residenti di alcune aree del Paese a distanza di 100 anni, tenendo conto dei consumi di questa sostanza. Ebbene, si è visto che l'incremento del Qi dei bambini di 8 anni, dovuto anche alle migliori condizioni di vita e alimentazione, è stato maggiore proprio dove era maggiore il consumo di sale iodato".

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