Può il denaro comprare la felicità? La risposta non è sempre affermativa. Gli scienziati fanno luce sulla relazione complessa fra soldi e benessere con più ricerche, finite sotto i riflettori negli Usa. E concludono che, se da un lato è vero che il potere economico può aiutare a essere felici, a patto di scegliere bene cosa comprare, c'è anche un rovescio della medaglia: la ricchezza sembra ridurre la capacità di gioire delle cose semplici
Può il denaro comprare la felicità? Un po' a sorpresa la risposta non è sempre affermativa. A cercare di rispondere sono alcune recenti ricerche presentate nel corso di un simposio dal tema "Soldi felici 2.0: nuove informazioni sul rapporto tra denaro e benessere", durante la Convention della Society for Personality and Social Psychology in corso a Long Beach. Ebbene, tutto sommato sembra che il benessere economico aiuti a essere felici, a patto di scegliere bene cosa comprare. L'altro lato della medaglia è che la ricchezza, materiale ma anche di esperienze, riduca la capacità di gioire delle cose semplici. Insomma, offusca le emozioni positive legate alle esperienze quotidiane.
Ma andiamo per ordine: una ricerca pubblicata su 'Psychological Science' ha dimostrato che gli acquisti esperienziali - come i viaggi o i soggiorni in Spa e centri benessere - regalano una felicità più duratura rispetto all'acquisto di oggetti. Insomma, meglio spendere per fare piuttosto che per avere. E oltretutto nel primo caso anche l'eccitazione dell'attesa è maggiore, come spiegano gli autori dello studio diretti da Amit Kumar. In breve, il consiglio è quello di anticipare i preparativi e prendersi tutto il tempo possibile per pianificare vacanze, cene e concerti, per trarne il piacere maggiore.
Per il secondo studio esaminato in California, l'adagio 'less is more' sembra veritiero. Una ricerca pubblicata sul 'Personality and Social Psychology Bulletin' mostra infatti che la ricchezza materiale o esperienziale tende a ridurre la capacità delle persone di assaporare le gioie e le esperienze semplici. Al contrario, sperimentare avversità, povertà o momenti difficili aumenta la capacità delle persone di assaporare gli attimi piacevoli della vita quotidiana, secondo un terzo studio, pubblicato su 'Social Psychological and Personality Science'. "Semplicemente ricordare alle persone che il futuro può essere imprevedibile le spinge a fermarsi ad annusare le rose", sintetizza il ricercatore Jordi Quoidbach.
Infine, anche dar via temporaneamente qualcosa può regalare la felicità, secondo un altro studio pubblicato sulla stessa rivista. Mentre indulgere nel piacere e nell'abbondanza può non essere la via migliore per essere felici. Insomma, molte persone credono che diventare ricchi sia la via per essere felici, ma secondo la scienza piuttosto è proprio il fatto di perseguire la ricchezza a sembrare un mezzo efficace per garantirsi il sorriso. Almeno stando a un ultimo studio - non ancora pubblicato - condotto da ricercatori dell'Harvard Business School, dell'Università di Mannheim e della Yale University su una serie di persone benestanti. Gli intervistati hanno confidato infatti che avere tre o quattro volte più soldi li avrebbe resi felici al massimo, indipendentemente da quanto denaro avevano già. Insomma, la ricerca mostra che alla fine il grado di felicità attuale non è correlato necessariamente alla ricchezza. Ma il sogno di accumulare ancor più denaro cela in sé la promessa di una gioia perfetta. Un 'dieci' pieno.