(Adnkronos Salute) - Pollice verde, cervello sano. Un nuovo studio rivela che fare giardinaggio fa bene ai pazienti affetti da demenza ricoverati nelle case di cura. I benefici terapeutici promettenti sono descritti sul 'Journal of the American Medical Directors Association' e derivano dall'analisi dei risultati provenienti da 17 diversi lavori, che hanno evidenziato come le attività negli spazi esterni siano in grado di favorire il rilassamento, di incoraggiare il movimento fisico e di ridurre l'agitazione in questo genere di pazienti.
Condotta da un gruppo di ricercatori dell'Università di Exeter, la revisione sistematica suggerisce anche che i giardini potrebbero rappresentare spazi di accoglienza ideali per le interazioni degli ospiti delle case di cura con i visitatori, contribuendo a stimolare i ricordi nei pazienti affetti da demenza e fornendo benessere alle famiglie e al personale.
"C'è un crescente interesse nel migliorare i sintomi della demenza senza l'uso di farmaci - evidenzia il ricercatore principale dello studio, Rebecca Whear - e noi pensiamo che i giardini non solo diano l'opportunità di rilassarsi, ma anche di ricordare le abitudini positive del passato. Questa ricerca rappresenta il primo tentativo di riunire i risultati di una serie di studi e ha anche messo in evidenza diversi fattori che devono essere modificati se vogliamo che il giardinaggio" abbia il suo effetto. "Non si sa ancora molto, ad esempio su come il 'design' di un giardino influenzi la sua capacità di aumentare il benessere di chi lo cura, ma è chiaro che questi spazi devono offrire una gamma di modalità di interazione".