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Nigeria, attacco a una parrocchia: sacerdote bruciato vivo

Data alle fiamme l'abitazione nella quale padre Isaac Achi viveva. Un altro sacerdote gravemente ferito. Tajani: "Presto nominerò inviato speciale per tutela diritti dei cristiani nel mondo"

(Afp)
(Afp)
15 gennaio 2023 | 17.58
LETTURA: 2 minuti

Attacco in Nigeria contro la residenza parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, nella regione di Paikoro. Nell'attacco è stato ucciso un sacerdote, padre Isaac Achi, morto bruciato vivo, ed è rimasto gravemente ferito il confratello padre Collins.

Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia al giornale 'Daily Trust', un gruppo di "banditi" la notte scorsa ha dato alle fiamme l'abitazione nella quale padre Isaac Achi viveva.

"In Nigeria stamane padre Isaac Achi è stato ucciso e bruciato mentre il suo assistente P. Colins Omeh è rimasto gravemente ferito. Padre Isaac era un sacerdote anziano della diocesi cattolica di Minna, Stato del Niger. AcsItalia prega affinché la sua anima possa riposare in pace!" si legge in un tweet di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs - Italia), Fondazione Pontificia che sostiene i cristiani perseguitati per la loro fede, anzitutto in Iraq e in Siria.

"Un attacco codardo e disumano" la condanna del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Un attacco ancora più efferato e vile perché il sacerdote è morto a seguito dell’incendio appiccato dai terroristi alla sua abitazione”, sottolinea Tajani.

“Esprimo le mie più sentite condoglianze all’intera comunità di fedeli, apprezzando al tempo stesso la pronta risposta delle forze dell’ordine. Auspico che le istituzioni consegnino quanto prima i responsabili alla giustizia, affrontino le cause profonde di questo gesto criminale e rafforzino le misure per la protezione di tutti i cristiani nigeriani - esorta il ministro - Colpire luoghi di culto, simboli religiosi e le persone che in essi credono, significa violare uno dei principali e fondamentali diritti dell’uomo, quello di professare liberamente la propria fede”.

Poi l'annuncio: "Presto nominerò un inviato speciale per tutelare i diritti dei cristiani nel mondo".

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