Saint Laurent 'ci ricasca' e manda in passerella a Parigi modelle scheletriche. "La moda continua a normalizzare la magrezza estrema, patologica. E la continua a proporre come un modello di bellezza ed eleganza, senza preoccuparsi degli effetti e dell'allarmante aumento dell'anoressia, che colpisce ragazzine sempre più giovani", denuncia all'Adnkronos Salute Fabiola De Clercq, fondatrice e presidente dell’Aba, l'Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disordini alimentari.
"La Francia - ricorda De Clercq - ha recentemente approvato una legge molto chiara e dura , per bandire dalle passerelle la magrezza estrema, con multe salate e fino a sei mesi di reclusione. Una presa di posizione contro l'anoressia e l'esaltazione di questo modello, che mi sembra sia rimasta solo un proclama a guardare le immagini dell'ultima settimana della moda di Parigi. Ci sono ancora tante modelle scheletriche, come queste scelte per la sfilata di Saint Laurent".
Non è la prima volta che la maison del grande couturier francese, alla cui guida creativa c'è oggi Heidi Slimane, opta per un modello femminile ai limiti dell'anoressia e va incontro a polemiche e critiche. In Uk una campagna pubblicitaria del 2015 era stata censurata proprio per le misure della modella. Stesse sorti aveva subito nel 2011 la pubblicità del profumo Belle d'Opium, per lo stesso motivo. E il corpo è centrale nella collezione che ha appena sfilato a Parigi, dedicata al prossimo autunno inverno. Il riferimento agli anni Ottanta offre spunti per dare rilievi alle gambe. Chilometriche e scheletriche.
"Nonostante gli impegni presi dal mondo della moda - continua De Clercq - si mandano in passerella o si scelgono come protagoniste di servizi fotografici ragazze giovanissime, praticamente delle bambine, che poi vengono truccate per sembrare donne, ma conservano i fisici androgini di quell'età. Questa magrezza pericolosa è talmente normalizzata che queste ragazze o soffrono di bulimia oppure non solo non mangiano, ma nemmeno bevono per evitare che si possa gonfiare anche minimante la pancia. Le conseguenze per la salute sono pesantissime", sottolinea. Secondo l'esperta, "dovrebbero sfilare solo ragazze che hanno il ciclo mestruale, le altre vanno curate, non proposte come simbolo di eleganza e bellezza".
Non solo esperti e medici si schierano contro questi modelli. Anche i social insorgono davanti alle immagini. Un commento a un post di Vogue del 10 marzo scorso sulla sfilata parigina recita: "Per la prima volta ho fatto fatica a guardare gli abiti... Causa troppe modelle anoressiche! Quelle magre sembrano grasse in confronto! Non va bene... Non si può far percepire come grassa una taglia 40 scarsa". C'è anche chi, a onor del vero, sottolinea come non ci si possa aspettare qualche cosa di diverso su Vogue visto che un certo tipo di abbigliamento "sta bene solo su fisici snelli e slanciati".
"Un vero orrore, semplicemente spaventosa", "troppo magra"... Insomma un contrappunto tra la bellezza della collezione "perfezione, finalmente qualcosa degno di nota", e la magrezza estrema esibita in passerella e sulle riviste di moda.
@YSL Quelle horreur , trop jeune et trop MAIGRE .
— Lauréline Delyon (@TedForum) 12 marzo 2016