E’ a un passo dall'overfunding talkway, l'app professionale Push To Talk, con la quale le aziende possono sostituire le radiotrasmittenti tradizionali. Una tecnologia in grado trasformare lo smartphone in un walkie-talkie, sviluppata dalla pordenonese Alea e adottata, tra gli altri, da Security Service di Roma (vigilanza), Midland (accessori motociclistici), Marina Militare e Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia e recentemente da due colossi della telefonia come Vodafone, che da qualche mese la distribuisce sotto il brand 'Push and Talk', e Tim, di cui Alea è diventata ufficialmente fornitore da maggio 2017.
La campagna di equity crowdfunding, lanciata sulla piattaforma CrowdFundMe, sta per raggiungere, con più di dieci giorni di anticipo sulla scadenza, il primo obiettivo di 150mila euro, cifra che sarà impiegata per attività di ricerca e sviluppo e in particolare per apportare migliorie e integrazioni richieste dagli operatori che già utilizzano il servizio e realizzare una versione Mcptt (mission critical push to talk), secondo quanto definito dagli organismi di standardizzazione internazionale.
Talkway, che nasce dall’esigenza di sostituire le ricetrasmittenti tradizionali con gli smartphone, grazie a un'app dedicata oltre alla funzionalità Push To talk, permette lo scambio istantaneo di contenuti, garantisce la geolocalizzazione e offre una piattaforma web per l’attività di supervisione e di monitoraggio da parte della centrale operativa. Gli utenti possono pianificare le attività sul territorio usando la geolocalizzazione e migliorare la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro con la funzione 'Uomo a terra'.