Dopo una lunga trattativa durata oltre sedici mesi, uno sciopero generale, manifestazioni e presidi davanti le aziende, nella notte è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore acqua e gas tra le associazioni imprenditoriali Anfida, Igas, Anigas, Confindustria-Energia, Utilitalia-Confservizi e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil. E' quanto si legge in una nota diffusa al termine dell'incontro, nella quale si ricorda che sono oltre 48.000 i lavoratori interessati, dipendenti da circa 600 imprese e che il contratto era scaduto il 31 dicembre 2015. L'ipotesi di accordo stipulata "sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori", precisano le sigle sindacali.
L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo (minimi, produttività, welfare) di 89 euro. L'aumento medio (5° livello - parametro 139,96) sui minimi di 68 euro, è distribuito in due tranche: dal 1 maggio 2017, 40 euro; dal 1 aprile 2018, 28 euro, consolidando la durata triennale del contratto. Elemento di novità contrattuale è l'utilizzo di quote di produttività (11 euro per 14 mensilità riferiti al 2017, più altri 11 euro per 14 mensilità nel 2018, aggiuntive ai premi aziendali nel biennio 2017-2018). Il montante complessivo di aumento dei minimi e produttività è di 1576 euro.
A giugno 2019 si procederà ad una verifica sullo scostamento del tasso di inflazione: se il dato risulterà eguale o superiore a quanto posto alla firma del rinnovo (2,7%) si procederà all' adeguamento dei minimi. Se invece sarà inferiore si procederà all'adeguamento sui minimi di una percentuale del valore dello scostamento, mentre la quota restante sarà stabilizzata sul premio di produttività. L'adeguamento dei minimi decorrerà dal 1 gennaio 2019. Previsti inoltre incrementi sulla sanità integrativa (5 euro) a partire dal 1 gennaio 2017 e sulla premorienza ( 5 euro) a partire dal 1 gennaio 2018.
"Alcuni elementi innovativi - si legge - nel campo delle normative: dalle relazioni industriali, in cui viene mantenuto il 'perimetro' gas-acqua, con l'estensione delle attività di trasporto, stoccaggio, rigassificazione e personale delle holding multiservizi; al mercato del lavoro, dove viene valorizzato lo strumento dell'apprendistato professionalizzante quale forma di inserimento nel lavoro dei giovani, con la conferma della clausola di stabilizzazione occupazionale dell'82% dei contratti di apprendistato svolti nel triennio precedente".
Una novità di rilievo, sui legge ancora nella nota, arriva dalle gare gas: "Finalmente, come da intese sottoscritte recentemente al ministero dello Sviluppo Economico, viene inserita nel contratto la clausola sociale, con una norma specifica, a salvaguardia dei diritti occupazionali per i lavoratori che sono coinvolti nelle gare per l'acquisizione della distribuzione del gas negli ambiti territoriali". Infine, sul tema dei diritti è confermato l'attuale sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni disciplinari.
"Con questa intesa finalmente si conclude – dicono i segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – il percorso di rinnovo dei contratti del settore energetico (gas-acqua, elettrici, energia e petrolio) in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale. Un modello equilibrato – concludono – in grado di coniugare l'indispensabile difesa del potere di acquisto con la distribuzione della produttività, un segnale importante a livello confederale di novità sulle linee contrattuali".