Tutto fermo nel settore del calzaturiero per il rinnovo del contratto scaduto il 31 marzo 2016, a cui sono interessati oltre 80 mila lavoratori. I sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno immediatamente dichiarato lo stato di agitazione e avviato la procedura per la dichiarazione di uno sciopero generale di otto ore per venerdì 5 maggio dopo la sospensione delle trattative per il rinnovo del contratto 2016-2019.
“Non sono bastate le otto ore di sciopero dello scorso 13 gennaio - spiegano le segreterie nazionali - poiché le pretese delle associazioni imprenditoriali sul piano normativo (modifiche contrattuali, ferie, permessi e festività di sabato e domenica) restano del tutto inaccettabili. In particolare - sottolineano i sindacati del settore - è inammissibile una riduzione di diritti dei lavoratori dal punto di vista normativo quale strumento per sopperire alla modifica dei criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali”. Le parti, inoltre, restano lontane anche sotto l’aspetto del welfare.
Contestualmente allo sciopero del 5 maggio, i sindacati di categoria organizzeranno anche un presidio nazionale sotto la sede dell’azienda del presidente di Assocalzaturifici Confindustria, Loriblu, a Porto Sant’Elpidio (Fm).