"I manager sono la spina dorsale di questo Paese. E Federmanager vuol mettere a disposizione il suo know how. In questo momento c'è una ripresa ancora lenta che dobbiamo sostenere, perché diventi invece una ripresa forte e tangibile da parte di tutti". Così Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, parla con Labitalia alla vigilia dell'evento organizzato a Roma per festeggiare i 70 anni di attività dell'organizzazione di rappresentanza di oltre 180.000 dirigenti dell'industria e dei servizi.
Cuzzilla spiega che quello che ora occorre "è un'iniezione di fiducia e noi siamo disposti a darla". Con idee e competenze, dice il presidente, che ricorda "l'avvio, deciso con la direzione generale e la giunta, delle commissioni di lavoro sulla sanità, sulle politiche industriali e sull'agenzia digitale", ossia sui temi 'caldi' di questo momento. Con un'avvertenza, dice Cuzzilla: "Chiediamo al Paese e anche al governo di ascoltarci perchè non si possono chiamare i manager solo nei momenti del sacrificio".
Cuzzilla spiega anche che "dobbiamo riparlare di modello di rappresentanza". "Abbiamo fatto una conferenza programmatica qualche mese fa - ricorda - per capire quale sarà il nostro ruolo nel futuro, la nostra mission e la nostra vision. Ed è un ruolo importante, perchè mentre in queste ore si sta mettendo un po' in sordina la rappresentanza, Federmanager, che è sempre stata una 'spugna' dei problemi della categoria, sta dando un supporto ai colleghi che attraversano un periodo pesantissimo. Molti nostri colleghi vengono infatti licenziati a 50 anni", dice Cuzzilla.
"Federmanager si attiva a tutela della categoria anche con i propri enti collaterali come il Fasi, fondo integrativo sanitario, dove c'è un vero patto generazionale tra i colleghi in servizio e in pensione. Questi sono valori importanti per un paese", sottolinea il presidente.
"Lo stesso -aggiunge Cuzzilla- è accaduto con Previndai e Previndapi, i nostri fondi di previdenza integrativa che danno sicurezza. Con Fondirigenti, che mette a punto piani formativi, e con Federmanager Academy, la nostra management school. Poi, abbiamo Assidai, che sta facendo importanti piani sanitari di prevenzione, e Praesidium, il nostro welfare specialist".
Federmanager punta molto anche sul dialogo istituzionale. "Recentemente abbiamo avuto un'audizione alla commissione di vigilanza sull'anagrafe tributaria. E lì abbiamo presentato un progetto per l'unificazione delle banche dati. Basterebbe, secondo noi, un solo codice di identificazione. Siamo in un'era digitale, si può fare", conclude Cuzzilla.