"Lo vediamo come un punto di partenza e non un punto di arrivo, ma in questo momento è importante ribadire che i professionisti sono dei lavoratori come gli altri e come tali hanno diritto a vedere riconosciuto anche la componente economica della prestazione professionale". Così Marina Calderone, presidente del Cup-Comitato unitario delle professioni, a margine di una conferenza stampa unitaria con Rpt alla Camera, sull'approvazione del principio dell'equo compenso con un emendamento all'interno del decreto fiscale collegato alla manovra che ha avuto il via libera della commissione Bilancio alla Camera.
"Cup e Rpt con questo provvedimento -continua Calderone- portano a casa il fatto che c'è stata una convergenza parlamentare, che il governo ha accolto quelle che erano le nostre richieste, le nostre tesi, e ha aperto sull'equo compenso per tutti i professionisti".
Per Calderone, "il fatto che si sia preso atto e che il decreto fiscale contenga un emendamento che prevede l'equo compenso, per noi, è un punto di partenza per lavorare insieme a una manifestazione del 30 novembre, che partendo dall'equo compenso poi vuole rappresentare quanto le professioni unite possano essere utili al Paese, anche in termini di positività e anche di valorizzazione di quella funzione sussidiaria che è contenuta nel Jobs Act degli autonomi".