Sempre più urgente l’introduzione di una legge sull’equo compenso ai professionisti italiani. Ne sono convinti il Comitato unitario delle professioni e la Rete delle professioni tecniche, guidati rispettivamente da Marina Calderone e Armando Zambrano, che domani, 15 novembre, alle ore 11,30, hanno organizzato una conferenza stampa alla Camera dei deputati per ribadire la necessità di approvare, entro fine legislatura, una norma che tuteli le prestazioni professionali degli iscritti agli ordini e albi.
Con l’occasione verrà presentato il sito web www.equocompenso.info, che raccoglie le ragioni che hanno indotto il Cup, la Rpt, i Consigli nazionali aderenti ai due organismi e le rappresentanze territoriali a darsi appuntamento il 30 novembre al Teatro Brancaccio di Roma per manifestare in favore dell’equo compenso e della dignità dei professionisti.
Obiettivo della manifestazione garantire una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del lavoro svolto e sufficiente ad assicurare loro un’esistenza libera e dignitosa, così come previsto dall’art. 36 della Costituzione.
"Una battaglia di civiltà giuridica", ha sottolineato la presidente del Comitato unitario delle professioni, Marina Calderone, soprattutto dopo la decisione del Consiglio di Stato (sentenza n.4614/2017) che legittima di fatto gli enti pubblici a promuovere bandi senza compenso per il professionista e con la sola previsione di un rimborso spese simbolico.
Un atteggiamento, conclude la nota, "condannato anche da Papa Francesco, che nelle scorse settimane ha definito gli appalti al massimo ribasso, proposti dalle amministrazioni pubbliche, una prassi sempre più diffusa che lede alla dignità del lavoro e favorisce il lavoro sommerso".
Alla conferenza stampa di domani saranno presenti i due rappresentanti di Cup e Rpt e i presidenti delle commissioni lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, autori di due disegni di legge in favore dell’equo compenso ai liberi professionisti.