Claudia Fiaschi è la nuova portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore. E' stata eletta in occasione dell'assemblea nazionale organizzata a Roma per eleggere i nuovi vertici dell'associazione. Nata a Firenze il 25 gennaio 1965 Fiaschi, che succede a Pietro Barbieri, è da sempre attiva nel settore della cooperazione sociale, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dell’educazione. E' stata presidente del Gruppo cooperativo nazionale Cgm, la più vasta rete italiana di imprese sociali e dirigente del Consorzio Co&So Firenze.
“E' un impegno molto importante -ha dichiarato Fiaschi- considerato il momento delicato che il terzo settore sta attraversando. Le profonde trasformazioni sociali in atto sollecitano la vocazione partecipativa e solidale delle organizzazioni del volontariato, di promozione sociale e dell’economia sociale rispetto alle sfide fondamentali del paese: welfare, nuovi modelli sostenibili e inclusivi di sviluppo, promozione delle nuove generazioni e ci sfidano a interpretare questa missione di lunga data alla luce della modernità. La riforma del Terzo settore in piena fase di definizione dei decreti è una grande occasione per dare piena cittadinanza e sostegno al variegato mondo del Terzo settore che da sempre nelle nostre comunità si occupano di persone e beni comuni, ma anche per accompagnare le forme emergenti di partecipazione sociale e civile (sharing economy, economia sociale e collaborativa) e per investire sulle nuove generazioni e sul loro potenziale di impegno sociale, civile ed economico. Non possiamo perdere questa sfida".
Il Forum Terzo settore rappresenta 75 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello, per un totale di oltre 94.000 sedi territoriali, che operano negli ambiti del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale del nostro Paese. Il Forum del Terzo settore ha quale obiettivo principale la valorizzazione delle attività e delle esperienze che le cittadine e i cittadini autonomamente organizzati attuano sul territorio per migliorare la qualità della vita, delle comunità, attraverso percorsi, anche innovativi, basati su equità, giustizia sociale, sussidiarietà e sviluppo sostenibile.